Curiosità horror

Published on Aprile 17th, 2015 | by Alessandro Testa

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Le 10 frasi più banali dei film (Parte 2)

Continuiamo a scorrere il nostro prezioso manuale per capire quali sono i film da evitare al cinema e in tv. Dopo aver indicato le prime 5 frasi banali dei film nel precedente articolo, proseguiamo e terminiamo la nostra ricerca.

6 – “Insegua quell’auto!”

Ah, i vecchi film anni ’80 – ’90, quando gli inseguimenti avvenivano in taxi e i protagonisti vi entravano e ordinavano al conducente di stalkerare qualcuno (*emoticon del cuoricino*). Ora avviene un po’ meno spesso, ma ogni tanto qualche film di serie b ce lo ripropone sostituendo il tassista indiano con le bambole vodoo come arbre magiche a un autista a caso. Adesso il nostro eroe entra in una macchina qualunque, trova Niki Lauda al volante e insegue la macchina che gli interessa. Lovely.

7 – “Dividiamoci”

Entriamo nel grande mondo del cinema horror/thriller, dal quale estrapoliamo solo una frase per ragioni di spazio e tempo (non escludiamo in futuro la pubblicazione di un libro sulle “1001 frasi senza senso dei film horror”). Che siano in una casa stregata, in un bosco in piena notte, o in qualunque altro posto (l’importante è che sia buio pesto), quando una comitiva di studenti universitari dovrà andare a cercare qualcuno da qualche parte, quello laureato in Scienze Politiche se ne uscirà fuori con la grande idea di dividere il gruppo. Ecco quindi che la carovana che avrebbe fatto il cul* a strisce al mostro si scinde in uno sparuto gruppo di pecorelle smarrite, finendo morti stecchiti uno ad uno. Eccetto i protagonisti, naturalmente, che sapevano di salvarsi fin dall’inizio grazie al tatuaggio in fronte che glielo ricordava.

Segua quella macchina

8 – “Dal primo momento che ti ho vista/o….”.

Zuccheri + zuccheri + zuccheri = diabete. Non è facile scrivere film d’amore perché spesso si rischia di cadere nelle banalità. Per uno sceneggiature che ci riesce, almeno altri quattro fanno un grosso buco nell’acqua. Prendendo in analisi i film di quest’ultimi, parliamo della frase che i ragazzi dicono alle ragazze, o viceversa. “Dal primo momento che ti ho vista”: ti ho amata, ho saputo che saresti stata mia, non ho più smesso di pensarti eccetera eccetera eccetera. Nei film funziona sempre, davvero, sempre. Costantemente. E allora perché io rimedio solo schiaffi e risate in faccia? Eppure faccio Scienze Politiche! (*emoticon triste*)

9 – “E’ solo un graffio”

“E’ solo un graffio, ma – perdio! – quanto basta!”. Perfino Mercuzio prima di morire aveva risposto incazzoso a quel pischello di Romeo che continuava a rincuorarlo. Se la ferita è larga quanto il Gran Canyon, perché devi dirgli che è solo un graffio? Sgorga sangue dalla giugulare, è senza una gamba, ha i polmoni riversi sull’altro lato della strada, ma “è solo un graffio, è solo un graffio”. La stessa cosa le dice lo stesso protagonista quando la cosa succede a lui: ha 4 proiettili conficcati nel petto, ma quando qualcuno gli si avvicina per sincerarsi delle sue condizioni, lui mette sù gli occhiali di Horatio Caine e pronuncia la sua frase a effetto: “E’ solo un graffio. Yeeeeeeeeeaaaaaaaaah“.

10 – “Andate avanti senza di me”

E’ giunto il momento di scappare e tutti iniziano a correre, quando, incredibilmente, qualcuno cade e rimane ferito steso a terra. Il gruppo si ferma a guardare lo sfigato che, dolorante, non riesce a rialzarsi. Che fare? Da una parte verrebbe da scappare via e lasciare l’infermo lì dov’è (“E’ la selezione naturale, amico”), dall’altra ti dispiace lasciarlo lì a morire. Ma ecco che, mentre il gruppo è assorto nei suoi dubbiosi pensieri, l’amico inizia a fare la vittima: “Andate avanti senza di me”, dice. “Ok”, risponde il gruppo, poi gambe in spalla e se ne va. Così, nella vita vera. Nei film tutti si fermano per raccogliere la vittima e trascinarsela per tutto il tempo lungo la scalata del K2.

Queste erano, secondo CineZapping, le 10 frasi più banali che ci possono essere nei film. E adesso, quando le sentirete e vorrete scappare via, non diteci che non vi avevamo avvertito!

Voi ne conoscete altre?

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Scrittore per diletto, appassionato di libri, scrittura creativa, film e pallone. Polemico di natura, sognatore, pragmatico, incoerente. Astenersi perditempo.



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