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Published on Novembre 17th, 2012 | by Giuliano Gambino

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Tre Scene da 30 Minuti per il biopic su Steve Jobs

Aaron Sorkin, sceneggiatore vincitore dell’ Academy Awards per “The Social Network” di David Fincher, sta utilizzando un approccio davvero unico per la stesura del suo nuovo progetto incentrato sulla figura di Steve Jobs. Non si tratterà infatti del tipico film biografico incentrato sul co-fondatore della Apple, ma consisterà semplicemente in tre scene della durata di circa trenta minuti, ognuna delle quali incentrata su momenti fondamentali per l’azienda. Verranno infatti narrati i discorsi di presentazione di tre importanti prodotti della Apple, vale a dire il Mac, il NeXT (società costola della Apple) e l’originale iPod.

Lo scorso maggio Aaron Sorkin ha presenziato alla conferenza D10, dove ha discusso riguardo la forte pressione di portare sul grande schermo la vita di Steve Jobs, e dove ha inoltre rivelato che il film si concentrerà solo su alcuni specifici momenti dell’ illustre vita dell’uomo.

Il film in tre parti di Sorkin sarà sviluppato tutto nei backstage dei luoghi dove sono avvenute queste importanti presentazioni, narrando tutto ciò che è accaduto dalla preparazione al discorso vero e proprio. Il copione sarà fatto quasi interamente da dialoghi, con i personaggi chiamati a interagire freneticamente finché il prodotto non sarà rivelato al pubblico presente in sala e, in poche ore, al mondo intero. E’ praticamente confermato inoltre, che a queste scene faranno da spalla anche alcune sequenze in flashback che serviranno a dare maggiori dettagli sullo sviluppo dei prodotti creati da Steve Jobs.

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Aaron Sorkin | © Nate Shron/Getty Images

E’ noto inoltre che Steve Jobs durante questi eventi era una vera e propria forza della natura, una bomba pronta ad esplodere che seguiva in tutti i minimi particolari le presentazioni. Questo sarà certamente un punto a favore per lo sviluppo di un film da certi punti di vista unico nel suo genere, incentrato su di una persona che non era tutta rose e fiori come molti potrebbero pensare. A confermarlo è anche lo stesso Sorkin:

Non ha senso scrivere di persone che non siano imperfette. Parlare di Steve Jobs è come scrivere dei Beatles. Là fuori è pieno di persone che sanno un mucchio di cose su di lui e lo venerano. Ho appena visto un campo minato di delusioni.

 

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