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68. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – Giorno 4

Tre pellicole sugli scudi della quarta giornata del Festival di Venezia 2011: due in concorso e una fuori concorso. Il film fuori concorso è “Contagion” di Steven Soderbergh, thriller ansiogeno che può contare su un cast stellare che comprende Kate Winslet, Matt Damon, Jude Law, Gwyneth Paltrow, Laurence Fishburne e Marion Cotilliard. Tutti gli attori a parte l’attrice francese premio Oscar erano presenti alla conferenza stampa di presentazione. Il film è stato accolto da calorosi applausi e salutato con favore dalla critica, in attesa della proiezione ufficiale per il pubblico prevista per stasera alle 19 in Sala Grande.

La Biennale di Venezia

Contagion

I due film del concorso di oggi sono stati entrambi molto applauditi dalla stampa: si tratta di “Poulet aux prunes” di Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud e del greco “Alpis” di Yorgos Lanthimos . “Poulet aux prunes” è realizzato dagli autori di “Persepolis” ed è il racconto degli ultimi 8 giorni di vita di un musicista costretto al silenzio. Non è quindi un film d’animazione l’opera seconda della Satrapi, che aveva conquistato pubblico e critica con quel capolavoro di tecnica, creatività, ironia e coerenza che era “Persepolis”, tanto da meritare un premio a Cannes. “Poulet aux prunes” è la trasposizione live action di una graphic novel della stessa Satrapi, ma al pari del suo rivale in concorso, “L’ultimo terrestre” di Gipi, nasce da un’idea diversa di fumetto, quello letterario e d’autore, dove l’estetica del comic (sequenzialità temporale, relazione tra parola e immagine) soggiace al progetto del suo creatore.

La Biennale di Venezia

Poulet Aux Prunes

L’opera seconda di Satrapi e Paronnaud racconta una vicenda ancora una volta allegorica della condizione dell’Iran, ma anche dell’esistenza di chi perde il proprio centro. Nasser Ali Khan, protagonista del film, perdendo il proprio strumento perde la propria vita e si lascia morire. Un racconto di morte quindi arricchito però da umorismo e trovate visive geniali. Dall’autore del caustico “Dogtooth” arriva invece una bizzarra commedia nera su personaggi tragici e inetti che tentano di riportare in vita i morti sostituendosi a loro. “Alpis” è infatti il nome di un’associazione nata per favorire la rielaborazione del lutto da parte dei familiari dei defunti, chiamati a riprodurre i comportamenti dei cari estinti nel disperato tentativo di recuperarne le sembianze.

La Biennale di Venezia

Alpis

Un film di ironia acida e crudele sull’incapacità di accettare sè stessi, i propri limiti e i dolori che la vita impone, cercando vie di fuga qualora grottesche, qualora irrimediabilmente drammatiche.

Marco Valerio

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