
Mercato tutelato e categorie vulnerabili: chi può restarci?(www.cinezapping.it)
Per chi ha appena compiuto 75 anni, si apre una possibilità importante nel settore delle forniture di energia elettrica e gas.
In un contesto in cui, a partire dal 2024, la maggior parte delle famiglie italiane è stata obbligata a scegliere un fornitore nel mercato libero, questa deroga rappresenta un’eccezione destinata alle categorie più vulnerabili, tra cui rientrano appunto gli utenti over 75.
Con il definitivo passaggio al mercato libero, la scelta del fornitore di luce e gas è diventata vincolante per quasi tutti i consumatori. Tuttavia, il mercato tutelato continua a essere accessibile per alcune categorie considerate vulnerabili, in base a quanto stabilito da Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente).
Tra i soggetti che possono rimanere o ritornare nel regime tutelato figurano:
- Consumatori con più di 75 anni;
- Persone in condizioni economiche svantaggiate, come i percettori di bonus sociali;
- Soggetti con disabilità ai sensi della legge 104/92;
- Utenti con utenze in strutture abitative di emergenza a seguito di calamità;
- Nel caso dell’energia elettrica, anche chi necessita di apparecchiature medico-terapeutiche elettriche o chi vive in isole minori non interconnesse.
Il raggiungimento dei 75 anni, dunque, garantisce un diritto prioritario di accesso o ritorno al mercato tutelato, senza obbligo di permanenza nel mercato libero. Inoltre, chi ha superato questa soglia non è tenuto a effettuare il passaggio al libero mercato entro le scadenze del 2024 e può spostarsi tra i due regimi in qualsiasi momento, senza penalità.
Cosa succede al compimento dei 75 anni?
Nel caso in cui il compimento dei 75 anni avvenga dopo il passaggio obbligato al mercato libero o al Servizio a Tutele Graduali (STG), non è previsto alcun rientro automatico nel mercato tutelato. Tuttavia, si matura il diritto di fare richiesta per tornare nel regime protetto in qualsiasi momento.
Per esercitare questo diritto è necessario compilare moduli specifici e inviarli all’esercente che gestisce il servizio tutelato nella propria zona di residenza. Per individuare il fornitore competente si può utilizzare il motore di ricerca presente sul sito di Arera, inserendo il nome del comune. È attivo anche un numero verde, 800 166 654, disponibile dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 18:00, per assistenza e informazioni.

La domanda più frequente riguarda la convenienza economica di restare o rientrare nel mercato tutelato. Nel terzo trimestre del 2025, le tariffe nel regime tutelato per clienti vulnerabili si attestano a 0,3112 €/kWh per l’energia elettrica e circa 1,0985 €/Smc per il gas. Per un consumo medio annuo di 2.000 kWh di energia elettrica, la spesa si aggira attorno ai 597 euro, con un incremento dell’8,7% rispetto all’anno precedente.
Nel mercato libero, invece, sono spesso disponibili offerte a prezzo fisso che possono garantire risparmi significativi, anche di 100-140 euro all’anno, grazie a tariffe più basse o condizioni promozionali stabili. La scelta tra mercato tutelato e libero deve quindi essere valutata in base alle esigenze personali, alla predisposizione verso la stabilità dei prezzi o all’opportunità di risparmio.
Importante sottolineare che la legge consente a chi compie 75 anni di decidere in totale autonomia se rimanere nel mercato tutelato o passare al libero, con la possibilità di tornare indietro in qualsiasi momento senza costi aggiuntivi o vincoli temporali.
Nuove disposizioni e supporto per gli over 75
Recenti aggiornamenti normativi estendono la possibilità di accedere al Servizio a Tutele Graduali (STG) anche ai consumatori vulnerabili che compiono 75 anni entro il 30 giugno 2025, sanando un precedente paradosso che impediva loro di beneficiare di condizioni protette dopo tale data. I fornitori sono obbligati a sospendere le richieste di risoluzione contrattuale e a garantire la continuità del servizio a queste categorie.
Per fare richiesta di adesione al STG, oltre a contattare il fornitore della propria area, è necessario fornire un documento d’identità e, per altre categorie vulnerabili, compilare un modulo di autocertificazione. L’Associazione dei consumatori Assoutenti stima che tale misura potrebbe tradursi in un risparmio complessivo di 1,3 miliardi di euro per le famiglie italiane.