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Con questa (comunissima) patologia puoi richiedere l’invalidità ma, in pochi lo sanno: come ricevere l’assegno mensile

Questi disturbi possono avere un impatto significativo sulla vita quotidiana. È possibile richiedere un sostegno economico all’Inps

È necessaria una domanda con documentazione medica, controllata da una Commissione. È fondamentale presentare documenti medici. L’importo dell’assegno varia tra 286 e 550 euro mensili, in base alla percentuale di invalidità riconosciuta. Chi riceve il riconoscimento dell’invalidità per disturbi tiroidei può accedere a ulteriori agevolazioni, come permessi retribuiti e congedi straordinari per assistenza.

Questo tipo di malattie può avere un impatto significativo sulla vita quotidiana delle persone, influenzando non solo il benessere fisico ma anche la salute mentale e la qualità della vita complessiva. Chi è affetto da questi disturbi ha la possibilità di richiedere un supporto economico, ma è fondamentale comprendere i requisiti necessari e il processo di richiesta. Questo articolo esplorerà in dettaglio i vari aspetti legati all’invalidità per queste malattie più comuni e come accedere al sostegno previsto.

Un disturbo comune, che dà diritto alla invalidità

La tiroide è una ghiandola endocrina situata nella parte anteriore del collo, responsabile della produzione degli ormoni tiroidei, che regolano funzioni essenziali del metabolismo, come la crescita e il metabolismo energetico. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), circa un neonato su 3.000 nasce con una malattia tiroidea. Le statistiche mostrano che le donne sono colpite più frequentemente degli uomini, con una probabilità del 20% di sviluppare patologie tiroidee nel corso della vita.

Pensione di invalidità per chi soffre di problemi alla tiroide – (cinezapping.com)

Le patologie tiroidee possono essere diverse e comprendono:

  1. Gozzo: Aumento del volume della ghiandola tiroidea, che può verificarsi in caso di ipertiroidismo, ipotiroidismo o in assenza di anomalie funzionali.
  2. Ipertiroidismo: Condizione in cui la tiroide produce un eccesso di ormoni, portando a un’accelerazione del metabolismo. È la disfunzione endocrina più comune dopo il diabete mellito.
  3. Ipotiroidismo: Si verifica quando la ghiandola non produce sufficienti ormoni tiroidei, con conseguenze che possono andare dalla stanchezza cronica a problemi di peso.
  4. Tiroidite di Hashimoto: Una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario attacca la tiroide, portando a un ipotiroidismo progressivo.
  5. Tumori tiroidei: Sebbene meno comuni, i tumori della tiroide possono manifestarsi e richiedono una diagnosi e un trattamento adeguati.

Sebbene non esista un vero e proprio “bonus tiroide”, le persone affette da malattie tiroidee che provocano una significativa compromissione delle attività quotidiane possono richiedere un assegno di invalidità civile. Questo sostegno economico è destinato a coloro che hanno un’invalidità riconosciuta pari o superiore al 74%. È importante notare che il riconoscimento dell’invalidità non è automatico e deve seguire un processo rigoroso.

Per avviare la richiesta di assegno di invalidità, è necessario seguire alcuni passaggi chiave:

  1. Documentazione Medica: Consultare il proprio medico di base per redigere la documentazione medica necessaria a attestare le condizioni cliniche del paziente, da caricare sul portale dell’INPS.
  2. Visita Medica: Dopo la presentazione della documentazione, l’INPS fisserà una visita con una Commissione medica, fondamentale per determinare il grado di invalidità e la sua incidenza sulla vita quotidiana.

Durante la visita medica, è essenziale presentare una serie di documenti che attestano le condizioni di salute, tra cui:

  • Ecografia tiroidea: Per valutare eventuali anomalie strutturali.
  • Esami del TSH (ormone tireostimolante): Per determinare la funzionalità tiroidea.
  • Certificato medico originale: Fornito dal medico di base.

L’importo dell’assegno mensile varia in base alla percentuale di invalidità riconosciuta. Se la Commissione medica certifica un’invalidità compresa tra il 74% e il 100%, l’importo dell’assegno può variare dai 286 euro mensili per il livello più basso fino a un massimo di 550 euro. Questa somma può rappresentare un aiuto significativo per chi affronta le difficoltà quotidiane legate alla propria condizione di salute.

Claudio Rossi

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