In arrivo una nuova sezione di contributi destinati ai lavoratori, in particolare gli stagionali o i trasferta.
Il nuovo provvedimento introduce misure economiche pensate per sostenere il settore turistico, con l’obiettivo di favorire condizioni abitative più accessibili ai lavoratori. Lo stanziamento complessivo prevede risorse distribuite su più anni, destinate sia a interventi sugli immobili sia a forme di sostegno per gli affitti.
I criteri stabiliscono che gli alloggi siano riservati ai dipendenti per un periodo prolungato, con canoni ridotti rispetto ai valori medi di mercato. Le richieste devono essere inoltrate attraverso procedure telematiche dedicate, con contributi assegnati secondo l’ordine di presentazione fino a esaurimento delle risorse disponibili.
I nuovi contributi per gli alloggi dei lavoratori
Il Decreto Omnibus 2025 introduce un pacchetto di contributi destinati al settore turismo, con l’obiettivo di rendere accessibili gli alloggi per i lavoratori. La misura punta a sostenere imprese e dipendenti, affrontando il problema del costo delle case nelle località turistiche, spesso troppo elevato per stipendi modesti.

I contributi potranno essere sfruttati anche per ristrutturare gli alloggi – cinezapping.com
Il piano prevede uno stanziamento complessivo di 120 milioni di euro in tre anni, distribuiti tra il 2025 e il 2027 a chi farà richiesta con i requisiti necessari. Le risorse finanziano due linee di intervento, investimenti sugli immobili destinati ai lavoratori e agevolazioni sui canoni di locazione calmierati per semplificare assunzioni e mantenimento.
La prima linea riguarda costruzione e riqualificazione di abitazioni, con interventi mirati a migliorare efficienza energetica e impatto ambientale, creando soluzioni stabili e moderne. La seconda linea interviene sugli affitti, sostenendo canoni ridotti almeno del 30% rispetto ai valori medi di mercato nelle aree interessate.
In questo modo si garantisce accesso a un’abitazione anche a chi percepisce retribuzioni non elevate, evitando spostamenti e rinunce al lavoro che potrebbero danneggiare il mercato interno. Il quadro attuativo è definito da due decreti del Ministero del Turismo, che stabiliscono modalità, beneficiari e criteri di accesso ai contributi.
I destinatari sono imprese del settore turistico e dei servizi collegati, identificate dai codici Ateco riportati nella tabella allegata al decreto. Le imprese devono essere proprietarie o locatarie degli immobili, con consenso del proprietario agli interventi e destinazione d’uso riservata ai dipendenti.
Gli alloggi finanziati dovranno restare destinati ai lavoratori per almeno 9 anni, con canoni inferiori del 30% rispetto ai valori medi di mercato. Tra i requisiti figurano iscrizione al Registro imprese, sede legale in Italia, regolarità contributiva e fiscale, rispetto delle norme ambientali e antimafia.
La domanda deve essere presentata esclusivamente online tramite la piattaforma Invitalia, disponibile dal 21 novembre al 19 dicembre 2025. Ogni impresa potrà inoltrare una sola richiesta, includendo più unità immobiliari purché situate nella stessa provincia e entro 40 chilometri dalla struttura.
Il contributo massimo previsto è di 3.000 euro all’anno per ogni posto letto, con contratti di locazione di durata tra 5 e 10 anni. L’assegnazione dei fondi avviene con modalità “a sportello”, secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande fino a esaurimento delle risorse disponibili.

Fino a 3mila euro di contributi - cinezapping.com






