Vince il premio come migliore pellicola in concorso, “Brotherhood” di Nicola Donato. Il film aveva profondamente colpito gli spettatori, ve ne abbiamo parlato proprio oggi. E’ una storia d’amore tra due uomini, che colpisce per la sua profondità e la capacità di esaltare i sentimenti, ma soprattutto per il contesto in cui è collocata.
Giorgio Diritti con “L’uomo che verrà” riceve doppio riconoscimento, sia dalla giuria che dal pubblico. La pellicola racconta la strage di Marzabotto vista dagli occhi di Martina, una bambina di otto anni.
Entrambe le pellicole sono collegate alla tematica nazista,che risulta essere un ottimo spunto per dar vita a profonde riflessioni e a veri e propri capolavori.
Il premio per il miglior attore va a Sergio Castellitto. L’attore interpreta il padre single in “Alza la testa” di Alessandro Angelini. Il premio come miglior attrice invece è stato assegnato ad Helen Mirren, protagonista di “The Last Station“, il film che racconta la vita di Tolstoj.
Premiato come miglior documentario è “Sons of Cuba” di Andrew Lang, che racconta la storia dei baby-pugili di Cuba.
Per la sezione “Alice nelle città” il premio è stato assegnato a “Last Ride” di Glendyn Ivin e a “Winter in wartime” di Martin Koolhoven.
La manifestazione si conclude con il Marc’Aurelio alla carriera, assegnato a Meryl Streep.
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