Fiorello re della tv con “Il più grande spettacolo dopo il weekend”

Parafrasando il noto brano di Jovanotti, Fiorello ha fatto ritorno in RAI con “Il più grande spettacolo dopo il weekend“, un varietà partito col botto, conquistando l’auditel con dieci milioni di spettatori. Un’alternativa al noiosissimo Grande Fratello 12 che già dopo quattro settimane fa acqua da tutte le parti, gli italiani apprezzano ancora il caro, vecchio, varietà.

Si può parlare tranquillamente dell’evento televisivo dell’anno, Fiorello è un personaggio amatissimo e sa regalare spettacoli genuini e mai noiosi: sketch e musica, “Il più grande spettacolo dopo il weekend” ha toccato una media del 39% di share, è riuscito, insomma, a dare “una botta di vita” in casa Rai.

L’argomento più gettonato? Ovviamente le dimissioni di Silvio Berlusconi, ma Fiorello ha regalato momenti piacevoli agli italiani insieme a Giorgia e Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. Non sono mancate le parodie, in primis Carla Bruni, tra le più riuscite e sicuramente tra le più amate dal pubblico, senza tralasciare la presenza dell’immancabile Baldini. Le prossime settimane si prospettano altrettanto fortunate, anche perché Fiorello ospiterà  personaggi di spicco, a partire da Roberto Benigni, basta pronunciare il suo nome per assicurarsi il record di ascolti. E se non bastasse, ci saranno anche i Coldplay.

Il lunedì sera cambia totalmente volto, il popolo italiano potrà smettere di fare disperatamente zapping e concentrarsi su uno spettacolo variegato (varietà mica per nulla) condotto da un personaggio che ha sempre regalato performances sapientemente divertenti, mai eccessive. I risultati li ha commentati lo stesso Fiorello, con grande entusiasmo:

Gli ascolti? Ma a noi degli ascolti non ci importa niente, pensiamo solo al prodotto. Anche se fossero stati bassi saremmo stati contenti lo stesso e invece… Avemo fatto il bottooooo!

Ci attendono altre quattro, ricche, puntate e non è detto che con l’anno nuovo la Rai non vorrà nuovamente giocare tutte le sue carte su Fiorello, che vista la crisi attuale, rimane un’ancora buona.