
Re Carlo va in America ma ignora suo figlio Harry ( Fonte IG @theroyalfamily ) - cinezapping.com
Re Carlo sarà in Canada e Stati Uniti per una visita di Stato. Nessun incontro con il principe Harry, che vive in California: le distanze familiari restano profonde.
26 e 27 maggio 2025. Sono queste le date della prima visita ufficiale oltreoceano di Re Carlo III da quando ha assunto il trono. Un viaggio breve ma altamente simbolico, che segna anche il ritorno pubblico del sovrano dopo mesi segnati dalla malattia. Accanto a lui, come sempre, la Regina consorte Camilla. In agenda, sette appuntamenti ufficiali, tra cui spicca l’inaugurazione del Parlamento canadese. Un evento istituzionale atteso, che però si svolge su uno sfondo privato tutt’altro che sereno: nessun incontro è previsto con il principe Harry, che vive a pochi chilometri di distanza dalla tappa americana del viaggio.
Nessun contatto con Harry: i rapporti restano congelati
La notizia dell’assenza di qualsiasi incontro tra Re Carlo e il principe Harry ha subito attirato l’attenzione. A renderla ancora più significativa è la prossimità geografica: Harry risiede in California, dove parte del programma della visita reale si svolgerà. Buckingham Palace ha preferito non affrontare direttamente l’argomento, limitandosi a sottolineare che il Re e la Regina “attendono con entusiasmo un’agenda densa ma significativa”. Nessuna menzione, dunque, a un possibile momento privato con il secondogenito.
Secondo fonti vicine alla Corte, non ci sono stati contatti tra lo staff del Re e quello di Harry. La scelta sembra intenzionale. Un gesto che, nella lettura di molti osservatori, conferma che la frattura familiare non è stata ricomposta. La visita, così, assume un ulteriore valore simbolico: non è Harry a tagliare i ponti, ma è Carlo a sorvolare e proseguire senza tentare una riconciliazione. Una linea dura, forse dettata dalla volontà di riaffermare la propria posizione di capo della monarchia, anche a costo di raffreddare i legami familiari.

Le ragioni del distacco sono note e complesse. Da un lato, restano irrisolte le questioni di sicurezza per i figli di Harry e Meghan – Archie e Lilibet – durante eventuali visite nel Regno Unito. Dall’altro, continua a pesare la percezione che Meghan Markle non sia disposta ad affrontare un faccia a faccia con il Re. Secondo fonti vicine ai Sussex, l’ex attrice preferirebbe non esporre la famiglia a un confronto diretto che potrebbe generare ulteriore tensione, evitando anche di lasciare i bambini da soli con Harry in caso di spostamenti.
Una visita tra simboli politici e silenzi privati
L’arrivo in Canada prevede una cerimonia ufficiale a Ottawa e un incontro con il Primo Ministro Mark Carney, da poco eletto. In questa occasione, Camilla presterà giuramento come membro del Consiglio privato canadese, a testimonianza della continuità dei legami tra la monarchia britannica e il Commonwealth. Dopo il passaggio canadese, la coppia reale proseguirà per una serie di impegni in territorio statunitense. Ma resterà fuori dal programma ogni riferimento alla famiglia del Duca del Sussex.
Un dettaglio che appare tutt’altro che casuale. L’assenza dell’incontro con Harry non è solo un nodo familiare: è anche un messaggio pubblico, un modo per sottolineare che la monarchia, pur tra crisi interne, va avanti seguendo le proprie regole e gerarchie. Un Re che torna sul palcoscenico internazionale senza voltarsi verso il figlio che ha scelto una strada autonoma. In un certo senso, la visita di Carlo si muove proprio nel vuoto lasciato da Harry: lo attraversa, lo ignora, lo assorbe come parte di una distanza che ormai non è più solo affettiva, ma istituzionale.
Questo silenzio racconta molto. Non ci sono parole, ma ci sono assenze. E in una famiglia dove tutto è pubblicamente sorvegliato, le assenze parlano chiaro. Mentre Re Carlo riafferma il proprio ruolo sul piano internazionale, il suo rifiuto di vedere Harry evidenzia una frattura non più rimandabile. Per la monarchia, il 2025 non è solo l’anno del ritorno agli impegni ufficiali: è anche l’anno in cui le distanze private diventano parte del messaggio politico.