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Kathleen Kennedy parla di “Jurassic Park IV”, “Dovrà essere un grande film”

Cosa serve per realizzare un ottimo quarto capitolo di “Jurassic Park“? “Una grande storia”. Così ha spiegato Kathleen Kennedy, co-produttrice di lunga data di Steven Spielberg, fin dai tempi dei “Predatori dell’arca perduta“, alzando finalmente il velo di mistero su un nuovo capitolo che sarebbe nelle intenzioni del regista. Finora nessuna indiscrezione è trapelata, solo rumors che vorrebbero Spielberg intenzionato a tornare dietro la macchina da presa. Con queste dichiarazioni, la Kennedy ha finalmente svelato che un nuovo capitolo è nell’aria.

Jurassic Park

C’è solamente un “ma” grande quando un… dinosauro. “Abbiamo aspettative molto alte nei confronti della storia, proprio come il nostro pubblico – ha confessato la Kennedy al sito Collider – se non abbiamo una grande storia, non c’è motivo di fare un quarto capitolo. Ci stiamo lavorando”. Come darle torto?

Appena uscito in Blu-Ray il primo capitolo, è stato chiesto alla Kennedy se ci fosse la possibilità di vedere una riedizione di “Jurassic Park” in 3D. La produttrice si è detta possibilista, dichiarando di non essere una grande fan della post-conversione in 3D, ma che, “se è il regista a essere coinvolto, allora si può fare. “Jurassic Park” potrebbe funzionare molto bene in 3D”. E ha confessato che la Universal avrebbe chiesto al regista di lavorare alla conversione.

Tornando a “Jurassic Park IV“, la domanda che nasce spontanea negli appassionati è: c’è davvero bisogno di un altro capitolo? Il primo film, datato 1993, tratto dal romanzo di Michael Crichton, firmato Spielberg, ha segnato profondamente il suo tempo per quanto riguarda l’utilizzo degli effetti speciali, che ancora oggi reggono benissimo l’usura del tempo (basta paragonare gli ottimi e realistici dinosauri del primo capitolo con quelli della recente serie tv “Terra Nova“, prodotta da Spielberg, per rendersene conto). Un film che unisce alla perfezione grande spettacolo, tensione, ottimi personaggi e una discussione sull’utilizzo “morale” della scienza che ha occupato per mesi le pagine dei magazine.

I due sequel non reggono il confronto con il primo film: “Il mondo perduto” (1997), sempre diretto da Spielberg, e “Jurassic Park III” (2001), firmato Joe Johnston, appaiono scialbe riletture di quanto già visto nel primo capitolo, che nulla aggiungono a quanto già detto.

Staremo a vedere, e come sempre diamo grande fiducia a Spielberg, che ha recentemente saputo incantarci con “Le avventure di Tin Tin: il segreto dell’Unicorno”.

johnbuckley

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