Proprio di ieri è la notizia di una bambina che dopo aver visto “Alice in Wonderland” in 3D, ha riportato una forte infezione all’occhio sinistro.
Ancora una volta si discute del problema degli occhiali in 3D. Alcuni non sono sotto normativa CE, per cui non sono affatto sicuri. Molto spesso basta controllare la bustina che contiene gli occhiali monouso per leggere “made in China”, infatti. In molte altre sale gli occhiali non sono monouso, per cui il rischio di infezione aumenta per la scarsa sterilizzazione.
Il Consiglio Superiore di Sanità ha adesso proposto di vietare l’uso degli occhiali 3D ai bambini sotto i sei anni, di stabilire un intervallo di tempo più lungo tra il primo e il secondo tempo e di vietare gli occhiali non monouso, appunto, i più rischiosi da indossare se non correttamente disinfettati.
A battersi per questa causa è soprattutto il Codacons. Il Presidente Carlo Rienzi spiega:
Gli occhiali in 3D, infatti, a differenza di quanto sostiene il Consiglio devono considerarsi a tutti gli effetti occhiali, e come tali essere muniti di marchio CE come prevede la legge. A tal fine incaricheremo le Procure della Repubblica di tutta Italia di intervenire a tutela della salute degli spettatori.
Voi cosa pensate di questo nuovo problema lanciato dalla rivoluzione 3D?
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