Un film che continua a essere imperdibile su Prime Video, capace di coinvolgere e dividere il pubblico grazie alla sua lentezza calcolata.
Su Prime Video è disponibile uno dei film più intensi e complessi di Quentin Tarantino, un’opera che unisce il fascino del western con le atmosfere cupe e intricate del noir.
The Hateful Eight rappresenta un viaggio profondo tra paura, sospetto e verità nascoste, un film che continua a essere apprezzato per la sua forza narrativa e per l’eccellenza del cast, confermando la grande maestria del regista italoamericano.
Un western noir carico di tensione e mistero
Ambientato in un paesaggio montano coperto di neve, The Hateful Eight si articola in sei capitoli che vedono otto personaggi, ognuno carico di rancore e segreti, confrontarsi in un crescendo di violenza e inganni. Tra questi spiccano figure iconiche interpretate da Samuel L. Jackson, Kurt Russell e Jennifer Jason Leigh.
Jackson veste i panni del Maggiore Marquis Warren, un cacciatore di taglie tanto tagliente nel dialogo quanto preciso con la pistola, mentre Russell interpreta John “The Hangman” Ruth, un uomo duro e inflessibile che trasporta la prigioniera Daisy Domergue, un ruolo feroce e manipolatore affidato a Jennifer Jason Leigh.

Il capolavoro da riscoprire. Foto: dal film – cinezapping.com
Il film, prodotto da Richard N. Gladstein, noto per capolavori come Le regole della casa del sidro e The Bourne Identity, riflette l’amore di Tarantino per il genere western ma si trasforma in un piccolo dramma di potere, menzogne e tensioni sociali intriso di elementi comici e noir.
La regia assume un tono quasi teatrale, con dialoghi densi di tensione e significati nascosti, e una narrazione che si prende il tempo necessario per lasciar respirare i personaggi, accentuando l’atmosfera claustrofobica e carica di suspense.
Un’opera cinematografica tra tecnica e musica d’autore
Uno degli aspetti più rilevanti di The Hateful Eight è la scelta tecnica: Tarantino ha optato per l’uso della pellicola 70 mm, un formato raro e impegnativo che conferisce una qualità visiva monumentale e una profondità rara, sottolineando il suo impegno personale nel difendere la pellicola tradizionale contro il digitale. La fotografia, curata nei minimi dettagli, esalta la desolazione e il gelo dell’ambiente, diventando parte integrante della narrazione.
La colonna sonora è firmata da Ennio Morricone, la cui musica non si limita ad accompagnare le immagini ma diventa un elemento chiave della tensione narrativa. Il compositore italiano ha ottenuto per questa colonna sonora prestigiosi riconoscimenti, tra cui l’Oscar, il Golden Globe e il Bafta, evidenziando il valore artistico e emotivo della sua opera.
La musica di Morricone si intreccia con il ritmo del film, sottolineando tanto la solennità del western quanto l’orrore nascosto dietro le maschere dei personaggi.
Una riflessione politica e sociale oltre il genere
The Hateful Eight va oltre il semplice western, proponendo una riflessione profonda sulla società e sulla storia americana. Il film è una metafora dell’America post-Guerra Civile, che affronta temi come il rancore razziale, la diffidenza e l’ipocrisia sociale, elementi ancora oggi attuali e dolorosi.
Nessuno dei personaggi è un eroe puro; il titolo stesso indica la natura odiosa e complessa di ciascuno. La violenza rappresentata non è mai fine a se stessa, ma emerge come conseguenza inevitabile di tradimenti, bugie e scelte morali difficili.
I critici hanno riconosciuto in quest’opera un capolavoro: Robbie Collin del Daily Telegraph ha definito il film “un’epica tavola rotonda, una rappresentazione di un’intera nazione in una stanza, un film vivo, vibrante e realistico, realizzato solo da Tarantino”. Peter Bradshaw del The Guardian ha assegnato un cinque su cinque, definendo il film “un romanzo di Agatha Christie con pistole, battute e Samuel L. Jackson”.

Un film crudo e imperdibile. Foto: Youtube, @rai - cinezapping.com






