
Chi riceverà 211 euro in più in busta paga già da novembre - Cinezapping.com
Da novembre ci sono importanti novità per tutti questi lavoratori: previsto un aumento dello stipendio di 211 euro. A chi spettano.
A partire da novembre 2025, un significativo aumento degli stipendi interesserà diverse categorie di lavoratori italiani, grazie ai rinnovi contrattuali sottoscritti nei mesi scorsi da sindacati e associazioni datoriali.
Questi accordi mirano ad adeguare le retribuzioni al crescente costo della vita, con incrementi che potranno arrivare fino a 211 euro lordi mensili in determinati settori.
Incrementi stipendiali nel commercio, servizi e terziario
Tra i primi a beneficiare degli aumenti mensili da novembre saranno i dipendenti del settore Commercio, Servizi e Terziario, inquadrati secondo il CCNL Confcommercio e Confesercenti. L’accordo di rinnovo contrattuale prevede un aumento progressivo degli stipendi, che partirà da un incremento lordo compreso tra 24,31 e 60,77 euro a seconda del livello di inquadramento, per giungere a regime solo nel febbraio 2027. Nel frattempo, sono previsti diversi step intermedi, incluso il pagamento di una una tantum la cui seconda tranche è stata già erogata a luglio 2025.
L’aumento di novembre rappresenta il quarto dei cinque step pianificati, con un ulteriore incremento atteso per novembre 2026. Questi importi, al netto di imposte e contributi, andranno a rafforzare la busta paga in modo significativo, anticipando i benefici che si concretizzeranno appieno tra circa due anni. Anche i lavoratori del Gruppo Ferrovie dello Stato (Gruppo FS) sono in procinto di ricevere un incremento salariale a partire da novembre 2025, frutto del rinnovo del contratto nazionale di lavoro siglato recentemente.
L’intesa prevede un aumento medio complessivo di circa 230 euro lordi a regime, che sarà raggiunto attraverso diversi step, oltre a un bonus una tantum di 1.000 euro già erogato in precedenza. Il prossimo aumento previsto a novembre coinvolgerà tutti i livelli professionali, con incrementi lordi che oscillano tra 38,75 euro per il livello F2 e 67,06 euro per il livello Q1, importi da cui saranno detratti imposte e contributi. Questo nuovo adeguamento rappresenta un ulteriore passo verso il miglioramento delle condizioni economiche dei ferrovieri, in linea con l’andamento dell’inflazione e del costo della vita. Ulteriori aumenti sono programmati nei mesi successivi, consolidando un trend positivo per il settore.

Un capitolo importante riguarda il personale della scuola pubblica, che potrebbe godere di aumenti salariali a partire da novembre 2025, qualora si raggiunga un accordo definitivo sul rinnovo del contratto 2022-2024 entro l’estate. Le trattative tra ARAN e sindacati, attualmente in corso, hanno subito un rallentamento, con il prossimo incontro fissato al 24 luglio 2025. Il confronto verte sia sulle relazioni sindacali sia su specifici istituti contrattuali, quali ferie, permessi e malattie, soprattutto per il comparto università e ricerca.
Le organizzazioni sindacali spingono per condizioni lavorative più favorevoli, una contrattazione integrativa rafforzata e maggiore trasparenza, elementi che stanno rallentando la chiusura dell’intesa. Se l’accordo sarà trovato entro i tempi previsti, il pagamento degli aumenti, comprensivi degli arretrati, potrebbe partire proprio dalla mensilità di novembre 2025.
Le stime indicano incrementi medi lordi mensili che si aggirano intorno ai 140 euro, con variazioni significative a seconda del comparto: circa 130 euro per il personale ATA, 150 euro per i docenti, 142 euro per il personale universitario, fino a 211 euro per gli enti di ricerca e 174 euro per il settore AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica). Questi valori, tuttavia, potrebbero subire modifiche in base alle risorse economiche effettivamente disponibili e all’esito delle trattative nelle prossime settimane, che saranno cruciali per definire le condizioni definitive del rinnovo contrattuale.