Recensioni sulla strada di casa

Published on Febbraio 1st, 2012 | by johnbuckley

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“Sulla strada di casa”: la recensione

“Sulla strada di casa”: la recensione johnbuckley
Voto CineZapping

Summary:

3.75

Film Grandioso


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Un film teso, un noir on the road fatto con pochi mezzi ma tanta passione; un dramma che rivendica con determinazione il suo essere indipendente e lo fa con coraggio ed intelligenza. “Sulla strada di casa“, opera prima diretta da Emiliano Corapi con Daniele Liotti, Vinicio Marchioni, Donatella Finocchiaro, Claudia Pandolfi e Fabrizio Rongione, è uno di quei “piccoli” film italiani che vanno oltre i soliti facili generi “acchiappaspettatori” e per questo è da supportare. In più il film è di assoluto valore.

Sulla strada di casa” racconta la storia di Alberto, piccolo imprenditore genovese che per salvare la propria azienda ereditata dal padre si infila in un giro più grande di lui: inizia infatti a fare il corriere per una organizzazione criminale. L’intento è quello di arrotondare e garantire un futuro migliore a sua moglie e ai suoi due figli. Proprio alla moglie Alberto tiene nascosti i motivi che sempre più spesso ed inspiegabilmente lo portano lontano da casa. Fino a quando, un giorno, viene messo davanti ad una scelta difficilissima. Un gruppo di malviventi si introduce in casa sua sequestrando moglie e figli. Per rivederli sani e salvi Alberto deve consegnare il carico a loro una volta ritirato. L’uomo, in preda al panico, accetta il ricatto e da solo attraversa tutta l’Italia per andare a ritirare il carico conteso. Ma qualcosa va storto per l’imprenditore ligure, che mentre cerca di risolvere la situazione, incrocia la sua strada con quella di un altro uomo, forse un criminale, forse un disperato come lui.

sulla strada di casa

"Sulla strada di casa": poster

Il film è una lunga corsa in macchina, un gioco al massacro tra poveri, un meccanismo ad incastro che in un primo momento lascia spaesati, poi coinvolti e alla fine appagati ma con l’amaro in bocca e con una sensazione di disagio. Perchè il destino di questi uomini è terribile, e ci tocca in prima persona. Non è un caso che lo spunto è dato da vicende reali, dalla cronaca di questi anni, in particolare dal fatto che la criminalità utilizzi sempre più spesso corrieri “puliti” per i propri traffici. Il film enfatizza questa situazione, sottolineando l’aspetto drammatico più che quello di genere prettamente noir, anche se presente.

Sul lato attori non si può far altro che registrare la straordinaria crescita dei due protagonisti: Vinicio Marchioni dona al suo personaggio tutta la fragilità, l’insicurezza e la paura di un uomo alle prese con qualcosa di più grande di lui. Stessa fragilità che troviamo nel personaggio di Daniele Liotti (che rivedremo presto in televisione con la miniserie in due puntate Rai “Il Generale dei briganti“), che se ad una prima impressione appare il duro della situazione, subito dopo rivelerà debolezze del tutto umane di chi ha fatto le scelte sbagliate e le sta pagando tutte, di chi non ha più niente, nè una moglie, nè un figlio che si sta allontanando sempre di più e con cui tenta disperatamente una riconciliazione. Anche per lui una grande prova.

Il film si focalizza su questi due personaggi,  che sono l’uno lo specchio dell’altro, oppure, altra suggestiva interpretazione, sono l’uno lo spettro di quello che potrebbe diventare l’altro. Ma non vi raccontiamo di più, perchè il meccanismo tiene incollati alla poltrona, e l’empatia che si prova per i personaggi è totale.

Se il lato umano funziona alla grande, è il versante thriller che ha qualche buco e qualche forzatura di troppo. Piccoli peccati, a dirla tutta, che non intaccano la forza tragica del film e la sua forza emotiva.

Da registrare la sfilza di premi vinti da questo film presentato un po’ in tutti i più importanti Festival e di come la produzione abbia avuto contatti per un eventuale remake a stelle e strisce. Il regista in conferenza stampa ci va cauto. Sarebbe veramente interessante vedere come questo dramma noir tutto italiano si sposi alla sensibilità americana. Intanto godiamo questo film capace, con pochi soldi, di portare a casa l’invidiabile compito: intrattenere, far pensare, instillare dubbi, inchiodare. E non è per niente poco. Bravi tutti. Il nostro voto:

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