Ho iniziato a guardare con scetticismo “This is Us“, la serie ha debuttato sulla NBC lo scorso 20 settembre e mi ha subito conquistata.
Il motivo è lo stesso che vale per “Moonlight“: la semplicità. Raccontare storie ordinarie, ma con delicatezza, sapientemente. Questo è quello che Dan Fogelman è riuscito a fare, riuscendo a sciogliere perfino il mio cuore di ghiaccio. In questi ultimi anni siamo stati letteralmente sommersi dalle serie tv, hanno avuto la meglio i supereroi e il fantasy, o in ogni caso storie ben lontane dall’ordinario. I drammi di “Grey’s Anatomy” e i mille intrecci e omicidi di “How to get away with murder” di Shonda Rhimes, il fascino di un serial killer come “Dexter” o dello spietato Frank Underwood e consorte in “House of Cards”: il bello delle serie tv – della fiction in generale – è che ci distrae e ci porta altrove, ma a volte è bene ricordarsi che la realtà non fa poi così male. Che sentire le emozioni è bello – “Inside out” docet – di qualsiasi tipo esse siano. E “This is us” a suo modo lo insegna: è la storia di una famiglia che, come milioni di altre, deve affrontare tanti alti e bassi e trova sempre un modo per uscirne bene.
Il melodramma che avvolge la famiglia Pearson è costruito perfettamente, i personaggi sono ben delineati e la struttura della sceneggiatura non è affatto banale, anche se in casi simili è facilissimo cadere nella banalità e non uscirne vivi. “This is us” non ha la pretesa di diventare la serie più bella che vedrete quest’anno, ma probabilmente lo sarà. Perché vi ricorderà che siete umani e che provate sentimenti. Basta col sangue, gli zombie e i draghi, a guardare Jack (Milo Ventimiglia) e Rebecca (Mandy Moore) vi verrà voglia di casa e famiglia, di passare del tempo con le persone che amate davvero.
I dialoghi sono ben scritti, ogni emozione è perfettamente calibrata e il cast lavora divinamente, “This is us” contiene tutti gli ingredienti per realizzare una serie tv che funziona. È stata confermata una seconda stagione e ci auguriamo che possa essere all’altezza. L’ultimo episodio negli USA andrà in onda il prossimo 14 marzo, ci sarà tanta attesa in mezzo ma belle sensazioni da mantenere e riassaporare. Anche per i più cinici e, ve lo assicuro, io lo sono. Il vero supereroe qui è un altro, non indossa strane maschere e non ha superpoteri: è Jack Pearson, la persona più amabile del mondo, errori inclusi. Un uomo disposto a qualsiasi cosa pur di vedere la sua famiglia felice. Utopia, direte voi. Ma non è così, è che ci piace farci somministrare storie dissocianti, per evadere dal quotidiano. Guardando “This is us” si scopre – o riscopre – che il quotidiano può essere straordinario, che i sacrifici sono indispensabili per arrivare alla felicità, che il dolore si può superare se si rimane uniti. Un gioiellino che ci riporta nel mondo reale, pulito, a tratti sdolcinato, ma è giusto che sia così.
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