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Torino Film Festival: presentato il programma

È stato presentato alla Casa del Cinema di Roma il programma del Torino Film Festival, giunto quest’anno alla sua trentesima edizione.

Quello del 2012 è il quarto e ultimo Festival di Torino diretto dal regista Gianni Amelio che al termine della manifestazione lascerà il suo ruolo di direttore per dedicarsi nuovamente a tempo pieno all’attività registica. Il successore di Gianni Amelio è già stato individuato in Gabriele Salvatores.

A Torino saranno presentati ben 223 film, suddivisi in diverse categorie (il concorso Torino 30, Festa Mobile, Rapporto Confidenziale, Torino XXX ovvero la retrospettiva celebrativa dei trent’anni di Festival, TFFdoc, Italiana.Corti, Onde, Figli e amanti, Spazio Torino), comprendenti cortometraggi e retrospettive, di cui 100 lungometraggi, fra cui 75 opere prime e seconde, confermando una attenzione particolare per gli autori nuovi. Il concorso del Festival di Torino è infatti riservato ad autori alla loro opera prima, seconda o terza.

Tre i film italiani in concorso a Torino: “Noi non siamo come James Bond” di Mario Balsamo, “Smettere di fumare fumando” di Gipi e “Su Re” di Giovanni Columbu.

Tra gli altri titoli molto attesi che vedremo nel corso del Festival segnaliamo “The Lords of Salem” di Rob Zombie, “Anna Karenina” di Joe Wright, “No” di Pablo Larrain, “Imogene” di Robert Pulcini e Shari Springer Berman e “Chained” di Jennifer Lynch.

Il Gran Premio Torino sarà riservato a due maestri indiscussi come Ettore Scola e Ken Loach che porterà al Festival il suo ultimo film “La parte degli angeli”.

Il manifesto del Torino Film Festival

Questo quanto dichiarato da Gianni Amelio in sede di presentazione del Torino Film Festival:

Cercando un aggettivo che potesse essere la sigla del lavoro fatto mi viene da dire orgoglioso. Del lavoro di quest’anno e anche di quelli precedenti, essendo nel mio ultimo anno. Abbiamo puntato sulla forza del Festival di Torino: essere la prima voce che fa partire il passa parola su un film. Come una persona che esce dalla sala e subito telefona ad un amico e gli dice che ha visto un bel film (…)

Chi sparla di Torino dicendo che avrebbe venduto la sua anima se lo rimangi subito, presto. Torino rimane quello che è, cambiano i metodi, ma la sostanza rimane la più riconoscibile in un festival italiano.

Il concorso presenta sedici film. Ci metto la mano sul fuoco: almeno otto sono da quattro stellette, gli altri da tre. Non c’è niente che sia noioso, che respinga, ma solo film che rispecchiano il pubblico di Torino. La differenza la fa lo spettatore. Sono molto diversi da quelli di Venezia, addetti ai lavori, mentre quelli di Roma non li conosco… a Torino sono cineasti in pectore. Vorrebbero fare il cinema, questa è una marcia in più. Sono belle da vedere le code per come è fatto il pubblico, per la loro qualità anche umana. Ci sono molti film orientali, fin dalla Mongolia, l’India, o la Turchia. Daremo qualcosa che non si trova il giorno dopo in sala. Ho sempre pensato che fosse assurdo fare le code magari all’Auditorium di Roma per un film che il giorno dopo si trova in programmazione nelle sale della città.

Il film d’apertura sarà “Quartet”, esordio alla regia di Dustin Hoffman. Madrina della serata sarà Claudia Gerini, mentre in quella di chiusura sarà Ambra Angiolini a presentare il film di chiusura: “Ginger & Rosa” di Sally Potter.

Il Torino Film Festival si svolgerà dal 23 novembre al primo dicembre.

Qui potete trovare e scaricare il programma completo della manifestazione.

Marco Valerio

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