Categories: Curiosità

Le 10 frasi più banali dei film (Parte 1)

A metà tra un capolavoro e una “cagatx pazzesca“, il cinema americano propone da sempre un’infinità di film scontati e senza capo né coda. Sono quelle pellicole di cui è composto gran parte del panorama cinematografico: quei film horror, di azione e le commedie che poco hanno da offrire dal punto di vista di storia e dialogo.

Concentrandoci su quest’ultimo, Cinezapping è andato alla ricerca delle frasi più banali che possono aiutarvi a capire quando è il momento di scappare dal cinema, o cambiare canale. Così, se la prossima volta che vedrete un film uno dei personaggi pronuncerà una di queste frasi, capirete di trovarvi in questa “zona grigia” molto poco originale.

1 – “Se le torci un solo capello, io…”

I puntini di sospensione non sono un caso: il protagonista non finisce mai la frase. D’altronde non saprebbe che dire, visto che mentre la sua amica (con cui alla fine nascerà una storia d’amore, è sicuro) è finita chissà dove tra le grinfie dei nemici, lui generalmente sta legato come un salame ad una sedia. Di solito la scena si svolge così: la scena inizia con lui che si trova già sulla sedia. Dopo essere stato preso a botte tutto il tempo dai cattivi, uscendone solo con qualche graffietto sul volto, arriva il cattivo-dei-cattivi a spiegargli che hanno catturato anche la sua amica. Lui è talmente infervorato che si permette di urlargli la suddetta minaccia agitandosi sulla sedia. E com’è giusto che sia, solo per aver detto una banalità simile, prende altri schiaffi. Quelli dello spettatore.

2 – “Sono orgoglioso di te”

La frase conclusiva di ogni teen movie che si rispetti. Il protagonista (o la protagonista) è riuscito dopo tante peripezie a raggiungere il suo obiettivo: ha vinto il campionato di football/è diventata reginetta del ballo di fine anno/ha sgominato una banda di rubagalline, o qualcosa di simile. Nella scena finale qualcuno arriverà sempre a ricordargli quanto sia speciale e meraviglioso. Ed ecco che scatta la frase banale, un tenero abbraccio e qualche lacrimuccia.

3 (o 2 Bis) – “La mamma sarebbe fiera di te”

Restiamo sempre nei film per teenager (Foto sopra: “Una Spia al Liceo”, capolavoro con Miley Cyrus), ma stavolta ci addentriamo in qualcosa di più sofisticato e drammatico. Uno dei genitori della protagonista – generalmente è una ragazza – è venuto a mancare quando lei era piccola. Si fa menzione del fatto solo a inizio film per poi dimenticarcene per 90 minuti e riproporlo (per ricordarlo) nella scena finale, quella strappalacrime.
La ragazza ha appena fatto qualcosa di sensazionale (vedi esempi in frase 1), tutti sono orgogliosi di lei e la stanno festeggiando, quando a un certo punto arriva il padre, parte la musica sdolcinata, c’è un attimo di silenzio imbarazzato e poi… colpo di scena, le dice la frase che ben conosciamo: “la mamma sarebbe fiera di te”. La figlioletta proprio non se l’aspettava, e nemmeno noi!

4 – “Te la caverai”

Test clinici condotti senza alcuna coscienza su cuccioli di panda hanno dimostrato che ascoltare questa frase aumenta a livello esponenziale la possibilità che si muoia all’istante. Dire una cosa simile in un momento di enorme difficoltà equivale quasi sicuramente a far precipitare la situazione. Non c’è frase che porti più sfiga di questa in un film. Il malcapitato è steso a terra gravemente ferito e il gufo gli sta sopra a ripetergli che andrà tutto bene e se la caverà. I registi, molto sapientemente, fanno un’inquadratura in primo o primissimo piano nascondendo agli occhi degli spettatori le mani del morente che strizzano il cavallo dei pantaloni.

5 – “Prendi me, piuttosto! Prendi me!”

Il film prenderebbe una piega bellissima se davvero accettassero la proposta. “Ok, prendiamo te”, e giù di scudisciate, botte da orbi e giochi erotici con Mr. Grey. Invece no, perché quello che urla una cosa simile lo fa solo per fare bella figura. La porta magari si è già chiusa da qualche secondo e l’eroe sta solo urlando per salvarsi la coscienza ed essere a posto con se stesso. E fa pure la faccia disperata, il bastardone!
Avviso per chi vive nella vita reale: queste cose accadono solo nei film. Se provate anche voi a urlare cose di questo tipo, non è escluso che i cattivi accettino lo scambio. Nel caso in cui voi siate quello che è stato preso per primo, non sperate che il vostro amico dica una cosa simile. E’ la vita vera, bellezza!

Continua con la Parte 2…

 

Alessandro Testa

Scrittore per diletto, appassionato di libri, scrittura creativa, film e pallone. Polemico di natura, sognatore, pragmatico, incoerente. Astenersi perditempo.

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