
In pericolo i risparmi di milioni di italiani - cinezapping.com
Una notizia allarmante per migliaia di italiani che potrebbero veder scomparire i propri risparmi direttamente dalle banche.
A un primo sguardo, tutto sembra tranquillo, ma sotto la superficie si sta preparando una vera esplosione che rischia di colpire direttamente i clienti. Una recente, drastica decisione della Banca centrale svizzera potrebbe cambiare drasticamente il volto del sistema bancario nazionale nei prossimi mesi, non solo del paese stesso.
Un effetto domino che potrebbe investire tutte le banche mondiali che risentirebbero seriamente di questo improvviso tiro mancino della Svizzera, mettendo in pericolo l’economia. Da sempre la Svizzera è considerata il simbolo dei paradisi fiscali, motivo per cui molti paesi hanno costruito stretti rapporti con la nazione.
Addio ai tuoi risparmi, colpa della Svizzera
La Swiss National Bank ha portato i tassi d’interesse a zero, con la possibilità concreta di ulteriori tagli da aggiungere nel prossimo futuro. Una manovra pensata per contrastare la forza eccessiva del franco, spinta dagli investitori in fuga dai mercati globali verso i cosiddetti “beni rifugio”.

Se da un lato questa mossa cerca di evitare la deflazione, dall’altro rischia di mettere in seria difficoltà gli istituti bancari di tutto il mondo. Il primo contraccolpo è chiaro, meno interessi significa meno ricavi per le banche, un taglio netto che potrebbe far scomparire oltre 660 milioni di franchi svizzeri.
Almeno secondo le stime di Daniel Geissmann, esperto della società di consulenza Zeb, che ha analizzato l’economia mondiale e pronosticato lo scenario peggiore. Si tratta chiaramente di una cifra enorme, soprattutto se si considera che nel 2024 le banche avevano incassato circa 20 miliardi solo dagli interessi.
Chi rischia di più sono quindi le banche che vivono soprattutto di credito e risparmio, il cui modello di business è fortemente legato agli interessi. Queste realtà potrebbero dover rinunciare fino anche al 70% degli introiti totali generati annualmente, correndo il grave rischio di rimanere letteralmente al verde.
Al contrario, banche più diversificate e che indirizzano i proprio guadagni in settori diversi, sembrano avere più speranze di reggere meglio l’onda d’urto. Ma la vera domanda da porsi è quella che riguarda il futuro degli attuali correntisti che saranno i primi a farne le spese.
A fronte dei ricavi in calo, le banche dovranno inevitabilmente ribilanciare i conti e la soluzione più semplice è l’aumento dei costi per i clienti. Spese più alte su mutui, conti correnti, prestiti e servizi finanziari, ma le conseguenze colpiranno tutte le prestazione proposte dalle banche.