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Badanti, finalmente buone notizie in busta paga: aumenti in tre tappe fino al 2028!

Badanti, finalmente buone notizie in busta pagaBuone notizie per badanti e babysitter - cinezapping.com

Finalmente anche la categoria di badanti e caregiver può tornare a sorridere grazie a nuovi accordi nazionali che aumentano gli stipendi.

Ci sono lavori che non fanno rumore, ma che ogni giorno sostengono famiglie intere con gesti silenziosi, costanza e una dedizione senza orari. Professioni che raramente finiscono sotto i riflettori, ma che rappresentano un pilastro fondamentale nella vita quotidiana di milioni di persone in tutta Italia.

Spesso si parla di diritti, ma non sempre questi arrivano con la stessa forza per chi lavora nelle case, tra cura, assistenza e fatica. Eppure, qualcosa sta cambiando, un accordo importante è stato raggiunto e promette di riscrivere molte regole del lavoro domestico.

Aumenti in busta paga per badanti e caregiver

Non si tratta solo di numeri o tabelle, ma di riconoscimento, di dignità, di un passo avanti che era atteso da tempo. Un cambiamento che tocca direttamente chi ogni giorno si prende cura degli altri, spesso senza tutele adeguate e con stipendi troppo bassi.

Badanti, finalmente buone notizie in busta paga

Grazie agli accordi avranno un sostanzioso aumento – cinezapping.com

Dal primo gennaio 2026, per colf, badanti e babysitter arriveranno aumenti salariali distribuiti in tre anni, fino a cento euro complessivi. Il nuovo contratto collettivo nazionale, valido fino al trentuno ottobre 2028, è frutto di un’intesa tra sindacati e associazioni datoriali.

Fidaldo e Domina hanno rappresentato le famiglie e i datori di lavoro, mentre i sindacati hanno parlato per tutti i lavoratori domestici. Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs e Federcolf hanno firmato l’accordo, esprimendo soddisfazione per i risultati raggiunti nella trattativa.

Il primo aumento sarà di quaranta euro mensili nel 2026, seguito da trenta euro nel 2027 e altri trenta euro nel corso del 2028. Il riferimento è al livello BS, quello che riguarda chi assiste persone autosufficienti, come babysitter o dame di compagnia.

Per chi è inquadrato nei livelli superiori, come CS o DS, l’incremento sarà proporzionalmente più alto secondo le nuove tabelle retributive. Oltre agli aumenti, l’accordo prevede il recupero del potere d’acquisto perso a causa dell’inflazione, stimato in circa centotrentacinque euro.

Chi possiede la certificazione UNI 11766, che attesta la qualifica di assistente familiare, riceverà una maggiorazione mensile di trenta euro. Inoltre, ogni gennaio, gli stipendi saranno aggiornati automaticamente in base ai dati ISTAT sull’inflazione registrata nell’anno precedente.

Per i contratti a tempo determinato, le proroghe non potranno superare i ventiquattro mesi complessivi, garantendo maggiore stabilità. Restano confermate le sedici ore annue di permessi retribuiti al cento per cento per visite mediche documentate e certificate.

Infine, diventano diritti pienamente riconosciuti anche la maternità, i congedi parentali e i permessi previsti dalla legge 104. Un passo avanti che restituisce dignità e sicurezza a chi ogni giorno lavora per prendersi cura degli altri, spesso in silenzio.

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