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Carlo Conti, pioggia di critiche dopo l’annuncio dei Big di Sanremo: cosa è successo

carlo conti criticheLe critiche a Carlo Conti. Foto: RaiPlay - cinezapping.com

L’attenzione rimane alta in vista della 76ª edizione del Festival, che si preannuncia un appuntamento cruciale per la musica italiana.

Dopo l’annuncio ufficiale del cast dei Big per il Festival di Sanremo 2026, a firma di Carlo Conti, si è scatenata una vivace ondata di critiche sui social network e tra gli addetti ai lavori. Molti osservatori hanno sollevato dubbi sull’assenza di nomi di grande richiamo, ipotizzando un possibile ridimensionamento dell’evento musicale più seguito d’Italia.

Il conduttore e direttore artistico, però, ha risposto con fermezza, difendendo le sue scelte e richiamando l’attenzione su esperienze passate di successo con artisti meno noti.

La risposta di Carlo Conti alle critiche sul cast di Sanremo 2026

Durante un intervento in diretta su RTL 102.5, Carlo Conti ha spiegato di non prestare attenzione ai commenti negativi che circolano sui social: «Io non leggo niente e non guardo niente… Ho un modo di vivere un po’ particolare, distaccato da tutto… Sono poco social, una scelta personale». Il conduttore ha sottolineato come la sua attenzione sia rivolta principalmente alla qualità e alla varietà dell’offerta artistica, piuttosto che all’impatto mediatico immediato.

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La risposta del conduttore. Foto: FB – cinezapping.com

Conti ha poi ricordato il caso emblematico di Lucio Corsi, artista relativamente sconosciuto al grande pubblico prima della sua partecipazione a Sanremo 2025, che ha conquistato un posto d’onore piazzandosi al secondo posto dietro Olly e ottenendo un notevole successo anche all’Eurovision Song Contest:

«Lo scorso anno Lucio Corsi era praticamente sconosciuto ai più, eppure ha rappresentato l’Italia con grande onore. Quando lo annunciavo molti chiedevano ‘Chi è?’, ma i risultati sono stati straordinari».

Le difficoltà nella selezione dei Big e la visione artistica di Conti

Il direttore artistico non ha nascosto la complessità del processo di selezione delle trenta canzoni in gara: «Negli ultimi quindici giorni non ho dormito molto, mi svegliavo con canzoni che avevo scartato e mi chiedevo se fossero i pezzi giusti». Ha descritto la scelta come un «bouquet di fiori», un insieme variegato destinato a soddisfare gusti diversi e a rispecchiare le tendenze musicali attuali.

Carlo Conti ha ribadito l’intenzione di mantenere un equilibrio tra artisti emergenti e nomi affermati, cercando di offrire un panorama musicale che possa attirare un pubblico ampio e diversificato. La speranza è di replicare il successo dell’ultima edizione, che ha visto brani come quelli di Olly e Giorgia mantenere una posizione stabile nella classifica FIMI anche a quasi un anno di distanza dalla loro esibizione sanremese.

Le scelte di Carlo Conti, pur al centro di dibattiti accesi, evidenziano una strategia volta a valorizzare nuovi talenti senza rinunciare alle garanzie offerte da artisti già noti al grande pubblico.

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