
5 anni di contributi se hai iniziato a lavorare in questi anni - Cinezapping.com
5 anni di contributi in più, regalati, se hai iniziato a lavorare in questi anni: come controllare subito e quali documenti preparare.
L’INPS introduce una misura innovativa che potrebbe rivoluzionare il percorso pensionistico di molti lavoratori: fino a cinque anni di contributi previdenziali sono ora riconosciuti a chi ha iniziato a lavorare in questi anni, permettendo di anticipare l’accesso alla pensione senza subire penalizzazioni.
Questa novità rappresenta un importante sollievo per chi ha vissuto periodi di precarietà e disoccupazione, offrendo una concreta possibilità di pensionamento anticipato.
La “pace contributiva” e i requisiti per beneficiare dei 5 anni di contributi
Con la Legge di Bilancio 2025 (art. 1, commi 126-130 / Legge 213/2023) è stata reintrodotta per il biennio 2024-2025 la cosiddetta “pace contributiva”, una misura sperimentale dedicata esclusivamente ai lavoratori in regime contributivo puro. Questo significa che possono usufruirne gli iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO), alle gestioni speciali come artigiani, commercianti e autonomi, o alla Gestione Separata INPS, ma non coloro che hanno contributi accreditati prima del 1° gennaio 1996 o iscritti a casse previdenziali private, come ad esempio avvocati o medici.
La pace contributiva consente di recuperare fino a 5 anni di contributi mancanti, anche non consecutivi, riferiti a periodi compresi tra il 1° gennaio 1996 e il 31 dicembre 2023, esclusi però i contributi antecedenti alla prima occupazione o già coperti da altri tipi di contributi obbligatori, volontari o figurativi. Chi ha già usufruito della pace contributiva nel precedente triennio 2019-2021 può riscattare ulteriori 5 anni nel biennio 2024-2025, ampliando così la possibilità di anticipare la pensione. Il riscatto di questi contributi non è gratuito: il costo viene calcolato sulla base delle aliquote del sistema contributivo vigente, che si aggirano intorno al 33% per i lavoratori dipendenti, al 24% per gli autonomi e al 25,7% per gli iscritti alla Gestione Separata.
Il calcolo del costo si basa inoltre sul reddito degli ultimi 12 mesi lavorativi. Il beneficio principale di questa misura è duplice: da un lato permette di anticipare l’accesso alla pensione, soddisfacendo prima i requisiti minimi di anzianità contributiva; dall’altro, aumenta l’importo dell’assegno pensionistico grazie all’incremento del montante contributivo. Questo significa che i lavoratori coinvolti potranno non solo andare in pensione prima, ma farlo con una rendita più consistente. Questa iniziativa è particolarmente significativa per chi ha iniziato a lavorare negli ultimi anni, spesso in condizioni di precarietà e con periodi di discontinuità occupazionale.

Grazie all’accredito automatico di questi 5 anni di contributi figurativi, si apre una nuova prospettiva per il pensionamento anticipato, senza penalizzazioni economiche. La possibilità di riscattare contributi mancanti rappresenta per molti lavoratori una vera e propria boccata d’ossigeno. Per anni, infatti, chi ha vissuto esperienze lavorative discontinue o con bassi redditi ha dovuto rimandare il pensionamento, spesso fino a età avanzate. Ora, con la “pace contributiva”, l’orizzonte pensionistico si avvicina notevolmente.
Questa misura segna un ritorno a una maggiore equità sociale, riconoscendo il diritto a una pensione più tempestiva anche a chi ha iniziato il proprio percorso professionale in epoche recenti, spesso segnate da instabilità e difficoltà lavorative. I lavoratori interessati sono invitati a verificare subito i requisiti per accedere a questa opportunità, rivolgendosi direttamente ai servizi INPS o tramite il proprio patronato di fiducia. L’anticipo pensionistico con accredito di 5 anni di contributi rappresenta infatti un’occasione unica per migliorare la qualità della vita al termine della carriera lavorativa.