
Quattordicesima, a quanto ammonta e a chi spetta - cinezapping.com
La quattordicesima pensione INPS arriva a luglio per i pensionati con redditi medio-bassi. Ecco a chi spetta, quanto vale e in quali casi viene erogata a dicembre.
Nel mese di luglio 2025, milioni di pensionati italiani riceveranno automaticamente dall’INPS un’integrazione chiamata quattordicesima pensione. Si tratta di una somma aggiuntiva prevista per legge e destinata a chi ha almeno 64 anni e un reddito complessivo basso, secondo parametri definiti ogni anno. Non sostituisce alcuna voce della pensione ordinaria e non è frutto di richiesta individuale: l’erogazione avviene d’ufficio, sulla base dei dati in possesso dell’Istituto.
Introdotta con la legge n. 127 del 2007 e modificata nel 2016, la misura mira ad alleggerire il carico economico di chi percepisce trattamenti previdenziali minimi, soprattutto in un periodo segnato da inflazione alta e costi crescenti. L’importo oscilla tra 336 e 655 euro, e tiene conto degli anni di contribuzione e del livello di reddito dichiarato. A beneficiarne sono, ad esempio, pensionati dell’Assicurazione Generale Obbligatoria, inclusi quelli con gestioni sostitutive o esonerative.
Requisiti anagrafici e limiti di reddito per l’accesso
Per ottenere la quattordicesima bisogna aver compiuto 64 anni entro il 31 luglio e percepire un reddito personale non superiore a due volte il trattamento minimo stabilito per i lavoratori dipendenti, soglia che per il 2025 si aggira intorno ai 15.700 euro annui. Chi si trova poco sopra questo limite può ricevere comunque un importo ridotto, calcolato in modo proporzionale per non escludere chi ha superato la soglia di poco.
Chi compie 64 anni dopo luglio ma entro dicembre non viene escluso: in quel caso, l’erogazione avviene insieme alla pensione di dicembre, così da garantire equità tra i nuovi aventi diritto e chi ha maturato i requisiti prima. Non bisogna presentare domande, né recarsi fisicamente agli sportelli: il pagamento avviene con la mensilità ordinaria, tramite banca o poste, nella stessa modalità abituale.

L’INPS effettua il calcolo sulla base dei redditi noti e, se in un secondo momento dovessero emergere dati discordanti, può procedere a un conguaglio. Questo meccanismo evita abusi ma permette anche di correggere eventuali errori in eccesso o in difetto. L’attenzione ai requisiti aggiornati è continua, anche per evitare doppie erogazioni o esclusioni ingiustificate.
Quando arriva il pagamento e come cambia in base ai contributi
La quattordicesima sarà accreditata martedì 1° luglio 2025, insieme alla pensione mensile. L’importo non è fisso: varia in funzione degli anni di contribuzione (da meno di 15 fino a oltre 25 anni per i lavoratori dipendenti) e dell’ammontare complessivo del reddito annuo. Più lunga è la carriera contributiva, maggiore sarà l’indennità spettante, fermo restando il tetto massimo di 655 euro.
La somma è erogata una sola volta l’anno e non incide sul calcolo delle imposte: si tratta infatti di un’integrazione netta. I pensionati che non la ricevono a luglio possono aspettarsi l’accredito a dicembre, se compiono 64 anni tra agosto e fine anno. È importante ricordare che il reddito da considerare è quello individuale, e non quello familiare, e che rientrano nel calcolo anche eventuali rendite da immobili o pensioni estere.
Nel luglio precedente, nel 2024, oltre tre milioni di persone hanno ricevuto questa somma, segno del ruolo centrale che questo strumento ha nella tenuta sociale del sistema pensionistico. Per molti nuclei familiari, specie quelli composti da una sola persona anziana, questa indennità straordinaria può fare la differenza nella gestione quotidiana di spese e bollette.
La quattordicesima, quindi, non è solo un’aggiunta economica, ma una forma di tutela che riconosce situazioni di fragilità e premia anni di lavoro spesso poco retribuito. Un contributo piccolo, ma fondamentale, che conferma il valore redistributivo della previdenza pubblica.