
La scomparsa del noto conduttore - (cinezapping.com)
Si è spento all’età di 85 anni presso il Policlinico di Napoli, figura di riferimento del giornalismo italiano. Un gentiluomo della cultura
La sua scomparsa lascia un vuoto profondo nel panorama dell’informazione regionale e nazionale. Il ricordo commosso di colleghi e istituzioni certifica l’importanza di un professionista che per decenni ha raccontato con rigore e passione le vicende della Campania e del Mezzogiorno.
La notizia della sua morte ha suscitato immediati messaggi di cordoglio da parte di rappresentanti istituzionali e figure del giornalismo. In linea con la sua volontà, non si terranno funerali pubblici: la salma sarà cremata e le ceneri disperse nel Golfo di Napoli, in un gesto simbolico e poetico che sancisce il legame indissolubile tra il giornalista e la terra che ha raccontato con passione per tutta la vita.
La carriera di un decano del giornalismo
Se ne è andato così, con l’eleganza di sempre, Ermanno Corso. Nato a Carrara l’8 agosto 1939, Ermanno Corsi si trasferì giovanissimo a Torre del Greco e poi a Napoli, dove consolidò la sua formazione laureandosi in lettere moderne presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Giornalista professionista dal 1960, iniziò la sua carriera nelle redazioni de Il Tempo a Napoli e Roma. Successivamente collaborò con testate prestigiose come Il Mattino, dove divenne inviato speciale e redattore della terza pagina, oltre a firmare articoli per Il Giorno, La Repubblica, e numerosi periodici nazionali e regionali.

Nel 1978 entrò nella Rai, assegnato alla sede di Napoli, ruolo che mantenne fino al 2004. In questo arco di quasi trent’anni, fu la voce autorevole e riconoscibile del TG Regione Campania, contribuendo a plasmare l’identità del servizio pubblico regionale. La sua conduzione si caratterizzò per un equilibrio tra rigore giornalistico e profonda umanità, qualità riconosciute da colleghi e telespettatori.
Oltre all’attività giornalistica, Corsi ricoprì un ruolo centrale come presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania dal 1989 al 2007, una carica che gli consentì di incidere significativamente sullo sviluppo e sulla tutela della professione nel territorio. Fu anche dirigente nella Federazione Nazionale della Stampa Italiana e nell’Associazione napoletana della stampa, posizioni che testimoniano il suo impegno nel promuovere la qualità e l’etica giornalistica.
La sua attenzione verso le tematiche sociali e culturali del Sud Italia si tradusse anche in una prolifica attività di scrittore e saggista. Tra le sue opere più note si annoverano “L’ultima Napoli: vicende personaggi inquietudini”, “Napoli contemporanea: la città dalla guerra al Duemila” e “Mezzogiorno dimezzato: le regioni meridionali nella seconda Repubblica”. Nel 2025 ha pubblicato una biografia dedicata a Nicola Amore, importante sindaco di Napoli, che evidenzia il suo interesse per la storia e l’identità locale.
Riconosciuto come cittadino onorario di sei comuni campani e insignito del titolo di commendatore al merito della Repubblica italiana, Ermanno Corsi è stato anche cugino del celebre violinista Salvatore Accardo, un legame familiare che arricchisce il suo profilo umano e culturale.