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Se i film candidati all’Oscar li avessimo fatti in Italia

Se “The Wolf of Wall Street” fosse stato un film italiano, chi lo avrebbe diretto? E chi avrebbe interpretato lo stravagante e portentoso Jordan Belfort al posto di Leonardo Di Caprio? E dove avremmo girato “Nebraska“, il film di Alexander Payne, con Bruce Dern, candidato a sei premi Oscar?

La risposta, quando ormai manca pochissimo alla notte degli Oscar, arriva dalla pagina Facebook The Jackal che oggi ha pubblicato quattro esilaranti esempi di film prodotti interamente in Italia. L’idea è venuta a un loro utente, Adriano Saccà, che ha rivisto e modificato i grandi titoli americani.

La tigre di Piazza Affari

Ecco allora che il film di Martin Scorsese diventa “La tigre di Piazza Affari“, diretto da Michele Placido e con protagonista Kim Rossi Stuart, mentre “Nebraska” diventa “Marche“, film affidato a Paolo Virzì e con un cast composto da Francesco Pannofino, Valerio Mastandrea e Roberto Herlitzka (nei panni dell’alcolizzato Woody Grant).

Marche

Le locandine sono rifatte nei minimi particolari: Via il baffuto Joaquin Phoenix, dunque, e dentro Elio Germano. A quest’ultimo, infatti, spetta, secondo la brillante mente degli “sciacalli”, il ruolo di Theodore nel romantico “Her” di Spike Jonze. Di dubbio gusto, invece, il titolo: “Maschio contro PC“. D’altronde il film sarebbe di Fausto Brizzi e vedrebbe anche le attrici Cristiana Capotondi e Micaela Ramazzotti. Che sia una critica indiretta rivolta ad alcuni registi italiani, troppo spesso incoraggiati a produrre le solite commedie?

Maschio contro Pc

Si chiude infine con “American Hustle” riprodotto in stile “Romanzo Criminale“: Pierfrancesco Favino, Laura Chiatti, Giorgio Pasotti e (ancora) la Capotondi in “Frenesia Italiana“.

Un’idea geniale e divertente che ci accompagna verso il Red Carpet americano, più precisamente al Dolby Theatre di Los Angeles, teatro dell’86a edizione degli Academy Awards (trasmessa in diretta su Sky Cinema Oscar domenica 2 Marzo).

Il gioco di ipotizzare un film candidato alla statuetta girato in Italia non è stato possibile con l’unica e vera pellicola “Made in Italy”, “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino, in gara per il miglior film straniero. Chissà che negli States non ci sia qualcuno che ha fatto il procedimento inverso ed ha pensato a una locandina americana per il nostro film?

Frenesia Italiana
Alessandro Testa

Scrittore per diletto, appassionato di libri, scrittura creativa, film e pallone. Polemico di natura, sognatore, pragmatico, incoerente. Astenersi perditempo.

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