Arrivato alla sua 36esima edizione, il Torino Film Festival si aprirà il 23 novembre con “The Front Runner”, nuovo film di Jason Reitman.
Se il nome del regista non vi è nuovo, è perché è figlio di Ivan Reitman, regista dell’amatissimo “Ghostbusters”, tra gli altri. Nel corso degli anni Jason Reitman ha dimostrato di avere ereditato il talento del padre, diventando famoso a livello internazionale con il delizioso “Juno“, già preceduto dall’apprezzatissimo “Thank You for Smoking“. Sarà proprio il regista a presentare il suo nuovo film, “The Front Runner – Il vizio del potere“, in occasione dell’apertura del Torino Film Festival.
La storia è tratta dal libro “All the Truth Is Out: The Week Politics Went Tabloid” del giornalista e sceneggiatore americano Matt Bai. Il protagonista della storia è il senatore americano Gary Hart che nel 1988, in piena corsa elettorale, finì al centro di uno scandalo. Fu il primo caso di gossip che influenzò la politica americana ad appassionare il pubblico, influenzando inevitabilmente la carriera di Hart. Nel cast ci sono Hugh Jackman, Vera Farmiga, J. K. Simmons e Alfred Molina, per vedere il film nelle sale italiane bisognerà aspettare il 21 febbraio 2019. La critica internazionale ha già elogiato l’attore Hugh Jackman per la sua intepretazione, The Playlist l’ha definita “una delle migliori di sempre” e IndieWire ha dichiarato che “è perfetto per il ruolo”.
Il candidato all’Oscar® Hugh Jackman protagonista del thriller drammatico The Front Runner – Il vizio del potere nel ruolo del carismatico politico Gary Hart. Il film, diretto dal regista candidato all’Oscar® Jason Reitman, segue l’ascesa e la caduta del senatore Hart, capace di catturare l’immaginazione dei giovani votanti e considerato il favorito tra i democratici alle elezioni del 1988. La sua campagna passa in secondo piano a causa della relazione extraconiugale che intrattiene con Donna Rice. Quando la vita privata si mescola con quella politica, il senatore Hart è costretto a rinunciare alla sua candidatura – un evento che ha un impatto durevole e profondo nella politica americana ma anche in quella mondiale. Nel cast anche Vera Farmiga, J.K. Simmons e Alfred Molina.
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