
Tradimento, spoiler dalla Turchia ( Fonte Mediaset Infinity ) - cinezapping.com
Nella soap turca in onda in Italia, Guzide crede di aver trovato suo figlio ma viene raggirata: la verità emerge solo dopo furti, minacce e un’aggressione.
Guzide, protagonista della seconda stagione di Tradimento, finisce al centro di una spirale di bugie e violenza. Dopo aver scoperto di non essere la madre biologica di Oylum, la donna si mette sulle tracce del figlio che crede di aver perso alla nascita. L’incontro con Hakan, un giovane detenuto, cambia tutto: la speranza di aver trovato il proprio figlio si trasforma in un incubo. Guzide viene derubata, ingannata e minacciata, fino a scoprire che il ragazzo non ha alcun legame con lei. L’unico gesto autentico arriva da Ozan, che la salva nel momento più drammatico.
L’arrivo di Hakan e la trappola: Guzide perde tutto, Zeynep rischia la vita
La stagione riparte con Guzide che, dopo essersi separata da Oylum, intraprende una ricerca privata per trovare il figlio biologico. Con l’aiuto di Sezai, ottiene una lista di bambini nati il giorno del parto. Uno di questi è Hakan, detenuto in un carcere di Ankara.
Il primo incontro tra i due è intenso. Guzide nota una somiglianza e, nonostante non ci siano prove certe, si convince che possa essere suo figlio. Quando Hakan rimane ferito in una rissa, Guzide copre le spese mediche, dando prova di un istinto materno forte, anche in assenza di conferme.

Ma una volta dimesso, Hakan entra nella villa. All’inizio si mostra gentile, ma in breve tempo cambia. Si impadronisce della password del conto di Guzide e la deruba. Quando Zeynep, la governante, cerca di fermarlo, lui la minaccia con un coltello. La tensione esplode quando Hakan si rifugia nel seminterrato, mentre la polizia è sulle sue tracce.
È lì che entra in scena Ozan, il vero figlio. Interviene, riesce a salvare Zeynep e blocca Hakan prima che faccia del male. Dopo l’arresto, Guzide scopre che Hakan non è suo figlio. Il test del DNA e le informazioni ospedaliere confermano l’equivoco. La donna, ferita e umiliata, decide di ripartire da zero e tornare a cercare la verità sul bambino che ha davvero partorito.
Oylum non è sua figlia, Ozan lo è: la verità sul passato cambia tutto
Il dramma di Guzide parte da una rivelazione: Oylum non è sua figlia biologica. Lo scopre dopo un incidente stradale, quando una trasfusione di sangue rivela l’incompatibilità genetica. Da quel momento, ogni certezza crolla. Guzide indaga, interroga medici, cerca documenti, finché trova la prova: il giorno della nascita le fu detto che il bambino era morto, ma non era vero.
La ricerca la porta ad Ankara, dove incrocia Hakan. L’inganno e il successivo tradimento minano la sua fiducia. Ma proprio l’aggressione a Zeynep le restituisce Ozan. Il giovane, inizialmente solo una figura sullo sfondo, mostra sangue freddo, prontezza e un legame sincero. È lui, e non Hakan, a comportarsi da figlio.
L’incontro con la verità è brutale. Guzide deve affrontare le proprie scelte, il dolore di aver cresciuto la figlia sbagliata e il vuoto lasciato da anni di menzogne. Ma non si ferma. Decide di continuare a cercare. Il nuovo obiettivo è capire chi ha orchestrato lo scambio, dove si trova il figlio vero, e se è ancora in vita.
La serie si concentra su temi come l’identità, il tradimento familiare e la ricerca della verità. Non offre redenzione facile. Mostra la fragilità dei rapporti umani e il prezzo emotivo della fiducia mal riposta. La figura di Guzide emerge come simbolo di resistenza, anche quando tutto crolla. In ogni episodio, la soap spinge i personaggi a confrontarsi con la propria coscienza e con un passato che non perdona.