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Published on Novembre 26th, 2009 | by Giuseppe Guerrasio

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Twilight Saga – New Moon: intervista a Chris Weitz

Entertainment Weekly ha intervistato Chris Weitz, il regista di “New Moon“, il secondo episodio della “Twilight Saga” che sta macinando un record dietro l’altro e gli ha permesso di essere paragonato a registi come Sam Raimi e Chris Nolan che hanno esordito con oltre cento milioni di dollari di incasso.

Su Twilighters Italia è stata tradotta l’intervista che vi riportiamo integralmente:

Entertainment Weekly: Qual’era la tua paura più grande durante il weekend di apertura?
Chris Weitz: Non avevo paure particolari. I numeri delle previsioni erano abbastanza per indicare che non avrei deluso lo studio. Ma se dovessi immaginare la mia paura più grande sarebbe il rifiuto completo da parte dei fans.
Quello che ho capito durante la scorsa settimana è che non avrò necessariamente recensioni positive per questo film. Una volta digerito questo fatto, il film è stato fatto per i fans, se non lo capiscono, non lo capiranno mai.

Ti hanno sorpreso le recensioni negative?
Niente mi sorprende in termini di recensioni. Essendo stato un critico io stesso so che ci sono solo due modi di rigirare la storia. Puoi o fare la parte di quello che pensa che questo film sia fantastico o, più facilmente, avere un approccio più sospettoso riguardo l’intera questione. Dato l’interesse mediatico che ha accompagnato New Moon, non mi sorprende. Vorrei però che ci fosse più considerazione per cineasti come Javier Aguirresarobe (il direttore della fotografia di New Moon).
Io credo che lui sia un genio e ha creato qualcosa di meraviglioso.

Molti fans dicono che il film gli è piaciuto più del libro, che New Moon è quello che meno preferiscono nella saga.
Ci vuole molto tempo per leggere New Moon e c’è un lungo periodo senza Edward.
Nello scenario compresso di un film, c’è più tempo con RPatz. Poi c’è Taylor che ha fatto un lavoro egregio, per il pubblico di lettori che era molto scettico nei suoi riguardi. Lui è lì in carne e ossa, ed è stupendo.

Ci sono stati momenti in cui ti sei sentito costretto dal libro? C’era qualcosa che volevi far uscire ma non hai potuto?
Lo studio, il mio editor e me, eravamo tutti sulla stessa lunghezza d’onda. L’unico modo in cui posso renderlo interessante è facendo un paragone con la mia esperienza precedente con la Bussola D’Oro.
Non credo che in quel caso lo studio avesse letto il libro. Forse avevano ascoltato l’audiobook mentre sorseggiavano del costoso vino rosso.
Alla fine ne sono rimasti scioccati e spaventati. A un certo punto hanno pensato di tagliare fuori l’autore. Hanno considerato e poi fatto un completo restyling e hanno distrutto quello che io pensavo essere un buon film.
E’ stata una vergogna che mi ha perseguitato per quello che avrebbe dovuto essere il mio sonno di un anno.

Davvero, non hai dormito per un anno?
Si, ci ho perso del sonno sopra. Letteralmente. Rimanevo in piedi la notte cercando di capire come avrei potuto salvarlo o modificarlo come sarebbe andata se mi fossi comportato in maniera differente, se avessi potuto renderlo quello che meritava di essere.
Sfortunatamente sono affondato con la nave. Avrei potuto lasciare ad un certo punto.
In un universo parallelo -e l’autore Philip Pullman ne è un grande fan- mi sarei alzato, avrei detto ok, tagliatelo pure, ma non mi vedrete mai più.
Invece ho amato troppo il libro e non riuscivo ad abbandonare se c’era un modo qualsiasi per avere una versione migliore.

E’ interessante allora che tu ti sia cimentato nuovamente nell’adattamento di un libro con un altro studio, considerando quanto sia andata male la prima esperienza.
Mi piacevano davvero gli attori. Ho visto il primo film e ho pensato che ci fosse qualcosa di speciale in Kristen, Rob, e Taylor. Mi piacevano i toni emotivi del libro. Erano cose che sapevo come fare.
Avevo questa teoria per cui, se fossi rimasto fedele al libro avrei avuto successo. Non solo con i fans, ma anche con il resto della gente che avrebbe capito perchè i fans ci tengono tanto.
Da quello che ci dice il botteghino è stato un successo. Ha incassato di più New Moon nel suo primo giorno di quanto non abbia fatto la Bussola d’Oro in tutto il tempo in cui è stato proiettato negli Stati Uniti.
E’ straordinario.

Quali sono stati gli aspetti positivi e quelli negativi delle riprese di New Moon?
Quelli negativi devono essere le riprese alle 5 di mattina nella foresta, sforzandosi di ottenere alcune inquadrature in modo che una sequenza scorresse bene. Faceva molto freddo nella foresta in British Columbia, e sapevamo che avremmo avuto un’altra notte di riprese identica a quella il giorno successivo.
Gli aspetti negativi devono essere i momenti di vera identificazione con gli attori.
Con Taylor, il momento agli inizi quando ha capito che lo avrebbe fatto. Quello è stato molto gratificante per me.

Quale credi che sia la scena migliore di Taylor?
Quando salta nella stanza di Bella. C’è così tanto Pathos anche se è melodramma, c’è qualcosa di toccante.
O anche il momento finale, quando dice il nome di Bella. Puoi in qualche modo capire quanto sia abbattuto in quell’istante.
Ci sono un paio di scene in cui lui è assolutamente quel ragazzo [Jacob] ed è adorabile. Lo è per i fans ed è questo quello che io ho sempre creduto che lui potesse fare.

Pensi che Kristen sia migliorata come attrice in questo film?
Non sono sicuro che si sia evoluta quanto che abbia avuto spazio per interpretare. Lei è un’attrice purosangue. Per me, lei non può sbagliare.
L’esperienza di lavorare con lei e il calibro di lavoro che ha sostenuto sono stati straordinari.
Tralasciando il fatto che interpretava una ragazza innamorata di un vampiro, ha la capacità di portare in superficie emozioni che dovrebbero essere sotto la superficie, solo per fare bene le cose.
E’ estremamente tassativa nei suoi confronti e sono orgoglioso dei momenti in cui sono riuscito a darle spazio per farlo. Questo è un punto positivo.

Sei riuscito a fare il film che volevi?
Si, decisamente. Sono molto soddisfatto della lucentezza e delle immagini. E sono soddisfatto anche del rapporto che si è instaurato con la troupe e gli attori a livello umano.
Nessun attore è stato maltrattato durante le riprese di questo film.

La musica ha avuto un ruolo fondamentale in questo film. Come l’avete messa insieme?
Le canzoni che sono arrivate non dovevano essere belle come sono state invece. Abbiamo chiesto alle band di produrci qualcosa con un preavviso solo di giorni o settimane.
Abbiamo fatto vedere il film ai The Killers, ai Death Cab For Cutie, Lykke Li, e Anya Marina. Nel caso di Thom Yorke, è stato sorprendente e fantastico vedere come la sua canzone funzionasse alla perfezione per la scena d’azione.
Ci sono state molte canzoni che non sono arrivate alla versione finale perchè non si inserivano in un particolare momento o umore, non a causa della loro qualità.
Da qualche parte là fuori c’è una registrazione di Anya Marina della canzone Perfect Day di Lou Reed. Ci sono magnifici lavori firmati Republic Tigers e Moby.
Potresti mettere insieme un buon album con tutto quello che non siamo riusciti ad inserire.

Sei stato in giro per il mondo per promuovere questo film. Sei mai stato parte di qualcosa di simile?
Mai. E’ come essere Ringo Starr. Ci sono i tre grandi e poi c’è Ringo. Probabilmente è quello che ha subito spesso. Hey Ringo, posso incontrare Paul?
Quando ho incontrato i fans c’era molto entusiasmo per me, se uno dei ragazzi era nelle vicinanze o, se pensavano che avrei potuto organizzargli un incontro.

E i paparazzi? hai avuto incontri con loro?
Ho avuto un momento alla Sean Penn all’aeroporto di Los Angeles (LAX) quando stavamo per partire per il tour europeo.
Avevamo appena lasciato la conferenza stampa a Los Angeles e stavamo andando a LAX quando qualcuno ci ha quasi buttati fuori strada per raggiungere le macchine. Ci inseguivano con 8 furgoni differenti e lo stile di guida era davvero pericoloso.
Per la prima volta ho capito come sono successe le cose alla principessa Diana (Non credo di essere la principessa Diana), e ho compreso perchè le celebrità reagiscono male e da cosa dipende.
Il mio primo pensiero quando sono sceso dalla macchina è stato “Chi guidava la macchina?” Non l’ho mai scoperto, ma ho alzato qualcuno dal cappuccio. Un fotografo. Era sulla mia strada. Loro hanno il diritto legale per essere lì ma non quello etico, e lui stava ostruendo il mio percorso, ho anche minacciato qualcun altro di fargli saltare i denti.
Io non sono così ma mi sentivo molto protettivo e, in quel momento ero attaccato.
C’è una grossa differenza tra l’attenzione dei paparazzi e quella dei fans. I fans sono stati adorabili. I paparazzi sono una forma molto basilare di primati.

Credi di riuscire a portare qualche ragazzo al cinema per New Moon?
Credo di si. Spero che non siano solo ragazzi che vi sono stati trascinati. E se lo sono, spero che una parte di loro possa godersi il film. E spero che lo possano ammettere, se questo è il caso. Ma se non lo è, spero che trascorrano una buona serata con le loro fidanzate.
Avevo immaginato una campagna promozionale che diceva “La tua fidanzata ci andrà pensando a Edward, Jacob o te.” Pensavo che quello avrebbe costretto gli uomini ad andare.

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