La Legge 104 è il principale sostegno per le famiglie che condividono il quotidiano con la disabilità, ma quali sono i limiti reali?
Quando si parla di assistenza familiare, ogni beneficio concesso dalla legge deve essere gestito con precisione, evitando sovrapposizioni o usi impropri. Sono diritti che nascono per tutelare la fragilità, ma che richiedono attenzione e consapevolezza per essere esercitati nel modo corretto e legittimo.
Le norme che regolano i permessi per l’assistenza ai disabili sono chiare, ma spesso generano dubbi su limiti, cumulabilità e compatibilità tra istituti. Capire cosa è possibile fare e cosa no è fondamentale per non incorrere in errori che potrebbero compromettere il diritto o generare sanzioni.
Quali sono i limiti della 104?
È possibile richiedere più permessi 104 per assistere familiari diversi, ma ogni domanda deve essere separata e riferita a giornate distinte. Non esiste un numero massimo di benefici cumulabili, purché l’assistenza sia effettiva, indispensabile e non si verifichino sovrapposizioni temporali.

Il limite resta, ma i permessi si moltiplicano – cinezapping.com
Il lavoratore può ottenere tre giorni di permesso mensile per ciascun familiare disabile, ma non può utilizzarli tutti nello stesso giorno. Questo principio è stato ribadito dalle circolari INPS più recenti, che confermano l’obbligo di alternare le giornate tra i diversi assistiti.
Anche un lavoratore disabile può cumulare i propri permessi con quelli per assistere un altro familiare, sempre rispettando la non coincidenza. È inoltre possibile combinare i permessi mensili con il congedo straordinario, a condizione che non vengano fruiti nello stesso periodo.
Per ogni familiare assistito è necessario presentare una domanda distinta, allegando la certificazione di disabilità grave e indicando i giorni richiesti. La procedura è telematica e può essere gestita tramite portale INPS o con il supporto di un patronato, seguendo le istruzioni aggiornate.
Dal 2022 a questa parta, non esiste più il referente unico, più familiari possono dividersi i tre giorni mensili per assistere la stessa persona disabile. La ripartizione deve essere concordata e comunicata agli enti di riferimento, ma resta il limite complessivo di tre giorni al mese per ciascun disabile.
Nel settore pubblico, l’amministrazione può richiedere una programmazione mensile e verificare l’effettiva necessità dell’assistenza dichiarata. Anche in questo caso, la regola della non sovrapposizione resta valida e vincolante per tutti i beneficiari coinvolti nella Legge 104.
La violazione delle condizioni può comportare infine, al recupero delle giornate indebitamente fruite e all’annullamento dei benefici concessi. È quindi essenziale pianificare con attenzione, rispettare le tempistiche e documentare ogni richiesta in modo trasparente e coerente.
Le circolari INPS chiariscono che ogni beneficio deve essere utilizzato in modo esclusivo, senza cumulo orario o giornaliero tra più familiari. Chi assiste due genitori disabili, ad esempio, può ottenere sei giorni al mese, ma dovrà distribuirli su date diverse per ciascuno.

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