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Published on Maggio 26th, 2011 | by alessandro ludovisi

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La conferenza stampa di “Paul”: parla Elio, doppiatore

Un Elio in grande forma quello presentatosi davanti ai cronisti per la conferenza stampa di presentazione del film “Paul” in cui sarà impegnato in qualità di doppiatore. Il cantante milanese ha spaziato tra vari argomenti come il cinema, la letteratura, la tv, il teatro e la politica con annesse alcune piccate frecciatine al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. “Paul”, diretto da Greg Mottola e interpretato da Simon Pegg, Nick Fros Jason Bateman e Sigourney Weaver, debutterà nelle sale il prossimo primo giugno. Elio doppierà quello che possiamo considerare il vero protagonista del film: l’alieno Paul (negli Stati Uniti doppiato da Seth Rogen).

Elio

Elio ha riscontrato delle somiglianze tra lui e Paul: “Come fisico mi somiglia, come personalità siamo simili, senso dell’umorismo, pragmatismo, sensibilità umana. Nonostante il tono della conferenza decisamente scherzoso, Elio , molto umilmente, ha riconosciuto di “non essere un vero doppiatore” (nonostante lo possiamo ricordare per aver dato la voce al personaggio di Butt-Head, nel cartone Beavis and Butt-head) ma di sentirsi comunque “utile alla causa” nel caso di personaggi “comici” come , appunto, quello di Paul. Un alieno dall’accento milanese, come lo stesso cantante  ha confermato non riuscendo quindi a rinunciare al suo dialetto in fase di doppiaggio. L’artista milanese  ha poi ricordato una precedente esperienza cinematografica, diretto dal maestro del cinema hard Rocco Siffredi, nel film “Rocco e le storie tese“, raccontando di quella volta che a Milano un signore lo riconobbe come Rocco delle storie tese invece che come Elio il cantante. Dopo aver catalogato “Paul” come una commedia e non come una pellicola di fantascienza (a proposito, il suo film preferito è “Blade Runner” di Ridley Scott) Elio ha commentato, amaramente, la situazione della televisione italiana additando l’auditel come un male e sostenendo che ormai la grande quantità di tv porta a una conseguente bassa qualità con il rischio di finire nel baratro. Non mancano le eccezioni, come per la serie “Boris” di Sky (Elio e le storie tese sono gli ideatori della sigla iniziale) a cui il cantante milanese non ha mai partecipato (neanche per un cameo, frequentissimi nella serie). “Alla fine meglio così, la serie è romana” ha commentato. Ha poi ricordato un momento di “vera gloria  televisiva”: “Ho fatto il miglior dopo-festival della storia, lo volevamo rifare anche l’anno successivo ma lo hanno cancellato“. E giù risate. Roberto Belisari, in arte Elio,  è sicuramente un artista poliedrico e tra le sue passioni c’è il teatro (ha recitato nel “Gian Burrasca” di Lina Wertmuller). La prova teatrale è stata forse la più dura nella carriera dell’artista milanese:

Il teatro non è come il cinema ma molto più faticoso. A teatro deve essere buona la prima, non si ripete. Al cinema si prova fino a quando la scena non è perfetta. L’esperienza teatrale è stata molto bella, forse la più bella della mia vita ma comporta un grande stress fisico e psicologico. Quando ho finito e sono tornato sul palco per fare il cantante mi sono sentito in ferie.

Gli attimi più esilaranti della conferenza sono stati senza dubbio quelli in cui Elio si è scagliato contro Berlusconi: L’ho visto ieri in televisione, ancora parlava di Ruby la nipote di Mubarak“. Il cantante ha poi ironizzato sulla campagna d’odio che il Pdl sta mettendo in atto a Milano in vista del ballottaggio alle elezioni( Berlusconi ha accusato il candidato del centro-sinistra Pisapia, di voler trasformare Milano in una zingaropoli). Proprio alle amministrative di Milano si è candidato un membro delle storie tese, Luca Mangoni (conosciuto semplicemente come Mangoni) riuscendo ad arrivate a 1068 voti. Come lo stesso Elio ha ricordato, più di Roberto Lassini (autore dei manifesti che accusavano i magistrati di brigatismo rosso) e più della celebre cantante Ornella Vanoni. “Potrei anche perdonare Berlusconi” ha infine concluso Elio:

Lo perdonerei se dovessi scoprire che non è lui che parla ma un alieno. Come in “Men In Black”. Avete presente l’alieno che entra nel corpo della gente e comincia a comandarli? Forse Berlusconi è comandato da un alieno. In quel caso capirei e lo perdonerei.

Non lo sappiamo Elio, l’unico alieno certo, per ora, è “Paul”. Dal prossimo primo giugno al cinema.   Foto: savethedate.it

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