
Norme aereo, la nuova regola Ue stravolge gli italiani - cinezapping.com
Con multe fino a 5.000 sterline nel Regno Unito e nuove restrizioni se porti queste cose in valigia, ecco cosa devono sapere i passeggeri che viaggiano in aereo.
Chi viaggia in aereo portando con sé alimenti rischia di incorrere in sanzioni pesanti, soprattutto a partire da aprile 2025. Il Regno Unito, dopo l’uscita dall’Unione Europea, ha adottato regole più rigide sull’ingresso di prodotti alimentari, con un focus particolare su carne, formaggi, salumi e derivati animali. Le nuove misure sono pensate per contenere la diffusione di malattie infettive come l’afta epizootica, ma avranno un impatto diretto su chi torna nel Regno Unito da un viaggio, in particolare i cittadini europei e molti italiani che trasportano alimenti acquistati all’estero. Le multe possono arrivare a 5.000 sterline, anche nel caso di piccoli quantitativi non dichiarati. Allo stesso tempo, anche l’Unione Europea mantiene restrizioni precise, soprattutto per gli alimenti in arrivo da paesi extra UE, con norme differenziate tra gli Stati membri.
Divieti nel Regno Unito: carne e latticini vietati dall’UE, multe fino a 5.000 sterline
Dal 12 aprile 2025, chi entra nel Regno Unito non potrà portare con sé carne rossa, insaccati, latticini e altri prodotti di origine animale provenienti dall’Unione Europea. Il divieto si applica anche ai prodotti acquistati in duty-free e vale per tutti i passeggeri, indipendentemente dalla quantità. La misura è legata al timore di diffusione dell’afta epizootica, una malattia infettiva del bestiame, e fa parte di un più ampio pacchetto di controlli rafforzati post-Brexit. Gli alimenti vietati devono essere smaltiti immediatamente in aeroporto, pena sanzioni amministrative che possono raggiungere 5.000 sterline.

In parallelo, dal 2 aprile 2025, per entrare nel Regno Unito sarà obbligatorio avere non solo il passaporto, ma anche una nuova autorizzazione elettronica di viaggio (ETA). Questo sistema, simile all’ESTA degli Stati Uniti, servirà per controllare in anticipo i viaggiatori provenienti da Paesi europei. Chi arriva senza ETA rischia di essere respinto al confine. Le nuove regole si inseriscono in un contesto in cui le autorità britanniche cercano maggiore controllo su merci e persone in ingresso, soprattutto in ambito alimentare, veterinario e sanitario.
Le restrizioni colpiscono molti viaggiatori abituati a rientrare in Inghilterra con prodotti gastronomici tipici, come salumi e formaggi italiani. In particolare, il controllo sui prodotti freschi sarà intensificato. Anche se acquistati legalmente in un altro Paese europeo, questi alimenti saranno trattati come merci vietate, a meno che non siano accompagnati da certificazioni sanitarie internazionali, difficili da ottenere per il viaggiatore comune.
Regole alimentari in Europa e trasporto di liquidi: cosa si può portare e cosa no
All’interno dell’Unione Europea, le restrizioni sul trasporto di alimenti sono più contenute ma non assenti. È vietato introdurre prodotti di origine animale provenienti da Paesi extra UE, salvo eccezioni che riguardano Norvegia, Svizzera, Andorra, San Marino e Liechtenstein. L’obiettivo è evitare l’introduzione di agenti patogeni che potrebbero compromettere la salute pubblica o danneggiare l’agricoltura europea. Le dogane hanno il diritto di sequestrare e distruggere alimenti non dichiarati, e alcune compagnie aeree applicano penali per chi cerca di imbarcare cibo vietato.
In Italia, la normativa non prevede multe automatiche per i passeggeri che viaggiano con generi alimentari, ma chi porta carne o derivati da Paesi non autorizzati rischia sanzioni fino a 50.000 euro. Alcuni cibi possono essere anche proibiti al consumo, a prescindere dall’intento di trasporto. Il consiglio, in questi casi, è verificare sempre le liste aggiornate dei prodotti vietati sul sito dell’Agenzia delle dogane o del Ministero della Salute.
Restano in vigore anche le regole internazionali sul trasporto di liquidi e alcolici. I viaggiatori in arrivo da Paesi extra UE possono portare con sé 1 litro di superalcolici fino a 22% vol senza dover pagare IVA e accise, purché le confezioni siano sigillate e destinate all’uso personale. Le quantità eccedenti devono essere dichiarate e possono essere soggette a controlli fiscali. Per quanto riguarda il vino e la birra, le soglie variano da Paese a Paese e vanno sempre verificate prima del viaggio.
Chi vola con alimenti freschi, liquidi o prodotti confezionati deve quindi tenere conto sia delle regole di partenza sia di quelle del Paese di destinazione. Anche un semplice errore di distrazione può comportare il sequestro del bagaglio, sanzioni economiche o, nei casi più gravi, il divieto di ingresso. Prepararsi in anticipo è l’unico modo per evitare problemi e garantire un viaggio senza imprevisti.