Interviste still ITAMED 157

Published on Gennaio 26th, 2015 | by sally

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Maccio Capatonda racconta il suo “Italiano medio”

Lunedì 26 Gennaio 2015, presso la suggestiva Terrazza Martini a Milano, parte del cast attoriale e della produzione di Italiano Medio ha incontrato la stampa per parlare del film, nelle sale in ben 400 copie da Giovedì 29. Erano presenti Marcello Macchia (in arte Maccio Capatonda), Luigi Luciano (in arte Herbert Ballerina), Barbara Tabita, e Lavinia Longhi per il cast artistico, Marco Belardi e Giampaolo Letta, presidente e amministratore Delegato di Medusa Film per la produzione.

LEGGI LA RECENSIONE DI ITALIANO MEDIO

Cosa c’è in voi di Italiano Medio?

Capatonda: Innanzitutto tengo a precisare che col termine italiano medio non intendiamo nulla di negativo, anzi. Italiano medio non è chi prende la pillola che svilisce le sue capacità intellettive al 2%, bensì chi vorrebbe cambiare le cose ma non ci riesce e, di fatto, si ritrova amareggiato a guardare il suo piccolo orticello.

Tabita: personalmente mi ritrovo molto vicina al personaggio di Giulio Verme. Ho recitato in molte commedie di questo genere proprio perché ho un aspetto che mi rende estremamente simile all’Italiano medio protagonista del film e di cui spesso si parla, in termini denigratori.. ma ritengo che anche questa figura abbia un cuore e degli interessi che, dal suo punto di vista sono alti e nobili. Poi sono una forte ambientalista e questo mi avvicina un po’ al personaggio del Verme.

Longhi: anche io mi sento molto Italiano Medio! Sai cosa intendo dire…quando la sera fai l’esame di coscienza ma poi al mattino ti risvegli ed è tutto come prima. Caratteristica essenziale di questo tipo d’uomo è la flessibilità, il sapersi adattare e Franca, il personaggio che interpreto nel film, è molto elastica diciamo… vive con Giulio ma prima che lui rientri in casa come tutti guarda i reality show del momento.

Quale è il rapporto tra realtà e finzione nel ritratto dell’Italia che andate dipingendo?

Capatonda: il film è innanzitutto di finzione, ma non troppo. Non credo che si possa dire che l’Italia sia popolata da individui come quelli descritti nel film. Inoltre oggi ci troviamo in un momento di transizione e sono fermamente convinto che la realtà che ci circonda possa essere descritta in termini più felici di quella con cui ho ritratto il mondo del mio personaggio.

Che costi ha avuto questo film? In che fascia si colloca?

Letta: Il film è costato un milione e settecento mila euro, collocandosi quindi in una fascia media

Quale è stato il percorso della produzione?

Letta: il film verrà distribuito a partire da Giovedì in ben 400 copie, un numero certo alto, a dimostrare quanto Medusa creda in questo progetto. Era da anni che ci interessava portare Maccio al cinema, in linea con l’eterogeneità che da sempre caratterizza la nostra linea, consentendoci di proporre al nostro pubblico prodotti che vanno da Sorrentino a Italiano Medio.

Belardi: conobbi Maccio quasi per caso non molto tempo fa e me ne appassionai subito. Sicuramente Ballerina ha giocato un ruolo importante, avendo precedentemente lavorato con Checco Zalone, altra produzione di successo di Medusa Film.

Conferenza stampa Italiano Medio

Anni fa Albanese disse che è estremamente difficile ai giorni nostri produrre della satira ben fatta perché mentre ci si prova si è già superati dalle assurdità della realtà che ci circonda. Prendo per esempio Berlusconi… se non ci fosse bisognerebbe inventarlo.

Capatonda: nel film mi sono posto come obiettivo quello di presentare una mia personale e intima visione delle cose, che andasse in un certo qual modo oltre la satira di oggi. Abbiamo scritto il film ad Aprile e credo che le cose anche politicamente siano estremamente cambiate rispetto a quel momento, specie pensando alla parabola del renzismo.

Ballerina: Il finale del nostro film è amaro, molto amaro, racconta di una persona che tra l’essere scemo e l’essere intelligente sceglie la via della furbizia. Non vuole essere una conclusione triste, vorremmo invece che lo spettatore andasse via sorridendo ma ponendosi comunque qualche interrogativo.

Nel film si alternano momenti di trash più assoluto, impressioni di un paese alla disfatta morale, con un certo citazionismo anche alto. Come mai? Sono forse questi due elementi che formano l’italiano medio?

Capatonda: esattamente, crediamo che questi due elementi, apparentemente antitetici fra loro, siano emblematici di questo paese, dell’incongruenza e degli opposti che si contrappongono e che vanno a creare un panorama umano unico.

Nel film si alternano citazioni e riferimenti a film-must, da Kubrick a Fincher. Il riferimento ad Arancia Meccanica è forse un velato rimando alla distopia sociale in cui pare stiamo vivendo oggigiorno?

Capatonda: non ci avevo pensato. No, direi di no. le scene che vengono omaggiate sono frutto del mio personale ricordo di quando vidi questi film e delle impressioni che ne trassi..non volevo creare nessun sottotesto comunicativo. Progetti per il futuro? c’è già il film di Natale nel cassetto?

Ballerina: Non abbiamo ancora nulla da svelare o da dire, nessuna decisione seria ancora presa. Ogni trattativa è stata interrotta fino a quando non avremo visto l’esito di questo film, che dipende interamente da una risposta positiva del film quindi..non deludeteci!

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