
Rai, la nuova fiction che promette boom di ascolti - cinezapping.com
Dal 3 giugno 2025 su Netflix arriva Sara – La donna nell’ombra, la nuova serie scritta da Maurizio de Giovanni: sei episodi tra spionaggio, lutti e segreti.
A partire da martedì 3 giugno 2025, Netflix distribuirà Sara – La donna nell’ombra, nuova serie italiana tratta dai romanzi di Maurizio de Giovanni. La produzione, composta da sei episodi, è diretta da Carmine Elia e racconta il ritorno in scena di Sara Morozzi, ex agente dei servizi interni, ritiratasi dopo un lutto devastante. Protagonista complessa, chiusa, non addomesticabile, Sara si muove ai margini, ma viene trascinata di nuovo dentro la realtà che aveva deciso di abbandonare. L’adattamento si discosta dalle classiche fiction investigative, puntando su un tono più intimo, dove i legami, le colpe e le omissioni valgono quanto la verità giudiziaria.
Il personaggio di Sara e il richiamo del passato
Teresa Saponangelo interpreta Sara, una donna che ha scelto il silenzio dopo la morte del figlio, rimasta senza risposte né giustizia. Il personaggio non rientra nei canoni dell’eroina, non agisce per impulso, ma per necessità. Lavorava nei servizi, conosce i codici e sa leggere i non detti. Quando un’indagine riapre vecchie ferite, è costretta a tornare in azione. Non per vendetta, ma per capire, forse per salvare qualcosa.

La scrittura non cerca di semplificare. Il dolore di Sara non è esibito, ma si percepisce in ogni gesto, in ogni esitazione. La regia sceglie inquadrature strette, lente, spesso sospese, lasciando spazio alle espressioni, alle parole trattenute.
Accanto a lei c’è Teresa, interpretata da Claudia Gerini, collega di un tempo, ora alleata incerta. Il loro rapporto cambia puntata dopo puntata, mescolando complicità, diffidenza e un passato che non si può cancellare. L’indagine che le coinvolge non è solo su un fatto di cronaca, ma sull’identità, sul dolore che si trascina e su quello che si cerca di dimenticare.
Cast, atmosfera e temi: cosa aspettarsi dalla serie
La serie si avvale di un cast ampio e solido: Flavio Furno, Carmine Recano, Antonio Gerardi, Massimo Popolizio e Chiara Celotto danno corpo a figure che ruotano attorno alla protagonista, contribuendo a creare una rete di tensioni, conflitti e alleanze fragili. Ogni personaggio ha un ruolo preciso, ma anche una zona d’ombra, un segreto, una motivazione che emerge lentamente.
La sceneggiatura, firmata da Donatella Diamanti, Mario Cristiani e Giovanni Galassi, non punta sul ritmo serrato, ma sull’intensità. Gli snodi narrativi si costruiscono uno sopra l’altro, senza forzature. Si parla di lutto, colpa, abbandono, ma senza mai indulgere. Non ci sono effetti speciali, né inseguimenti: il thriller è tutto psicologico, fatto di sguardi, decisioni difficili e ritorni imprevisti.
Maurizio de Giovanni conferma la sua cifra narrativa: l’indagine è sempre un pretesto per scavare nei rapporti, negli errori, nelle scelte non fatte. Come nei romanzi di Ricciardi o nei casi de I bastardi di Pizzofalcone, il cuore della storia non è il crimine in sé, ma il modo in cui i personaggi lo attraversano, lo interpretano, lo subiscono.
Sara – La donna nell’ombra rappresenta un ulteriore passo avanti nella serialità italiana: un prodotto sobrio, curato, con dialoghi realistici e una fotografia che accompagna le atmosfere senza sovraccaricarle.
Il lancio su Netflix apre la serie anche al pubblico internazionale, ma resta fortemente ancorata a un’idea di racconto italiano, dove il dramma non ha bisogno di clamore per farsi sentire. I temi trattati parlano a chiunque abbia dovuto fare i conti con una perdita, con un addio, o con un passato che torna a bussare quando meno te lo aspetti.