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Published on Luglio 12th, 2012 | by ngiomoraca

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Stanley Kubrick Fotografo: la rassegna stampa

Non è facile trovare le parole giuste per definire un evento di tale intensità. Per di più – aggiungiamo – il soggetto e l’oggetto in sé di questa mostra vede come protagonista Stanley Kubrick, il cui universo/isola presenta non una ma una moltitudine di frame. Anche perchè quel nome e quel cognome richiamano l’attenzione sui film, i suoi film di maggiore successo come Arancia Meccanica (1971) Shining (1980) o Full Metal Jacket (1987) giusto per citarne alcuni. Ed è proprio questo il punto di partenza. La genialità mista ad autenticità proprie di Stanley Kubrick non posso essere rinchiuse in un unico e solo campo d’azione, quello della macchina da presa per intenderci. Abbiamo da oggi la possibilità di scoprire, ammirare e perchè no studiare un Kubrick inedito, come pochi lo conoscevano fino ad oggi. Un Kubrick photoreporter, free lance, da quando cominciò ancora in erba a collaborare con la rivista “Look” (nata negli Stati Uniti d’America nel 1937) fino alla consacrazione ad opera del MoMA – Museum of Modern Art di New York che gli cuce addosso l’onorificenza di “medium contemporaneo di espressione artistica”. Dal gioco alla passione. Dalla passione alla storia. Dalla storia alla leggenda. Questo è il corpus della mostra dedicata a Stanley Kubrick Fotografo, presente nelle sale al secondo piano del PAN | Palazzo delle Arti di Napoli– Via dei Mille, 60.

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Stanley Kubrick Fotografo – Particolare Mostra – PAN | Palazzo delle Arti di Napoli – Ph. A. Moraca

Presiedono la conferenza stampa l’Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli Antonella Di Nocera e l’Amministratore Delegato del Gruppo Giunti Editore (Gamm – Giunti arte mostre e musei) Filippo Zevi, con la collaborazione dell’ufficio stampa composto da Maria Savarese e Barbara Migliardi. Introduce l’Assessore Antonella Di Nocera che espone a chiare parole il motivo che ha generato il bisogno di allestire una mostra fotografica sul genio Kubrick. Promuovere l’arte e la cultura che rappresentano le nuove frontiere per combattere la crisi (più culturale, appunto, che economica) avendo a disposizione una struttura come il PAN di Napoli in grado di ospitare eventi e mostre di ogni ordine e grado. Insomma una struttura polifunzionale e all’avanguardia che si trova in fase di rodaggio, offrendo così alla cittadinanza tutta uno spazio da dedicare alla cura di sé. Ancora, i ringraziamenti allo staff che ha permesso la realizzazione dell’evento e l’orgoglio di ospitare una mostra che vede la sua prima edizione in Italia, in particolare a Napoli. In realtà, questa è la seconda edizioni (considerando il continente europeo) dal momento che la prima in Europa si è tenuta Bruxelles.
La parola passa al Dott. Filippo Zevi, cui si deve il gran contributo di aver permesso la realizzazione della mostra ed aver curato personalmente i contatti con il Museum of the City of New York e con i Musées Royaux Des Beaux-Arts de Belgique. Sublime è stato il racconto circa gli sforzi e l’impegno dedito e profuso a raccogliere il materiale in esposizione (si contano 168 fotografie) delle quali si conservavano i soli negativi originariamenti impressi sulla pellicola della Graflex di Kubrick, regalatagli dal padre Jack. Ancora in erba, il giovane Kubrick si spinge lungo i sobborghi della New York del post guerra, la New York in fase di ricostruzione, gli anni in cui prese piede il sogno americano. E mentre lo spirito conservatore degli americani celebrava ancora la vittoria ottenuta nella Seconda Guerra Mondiale, il giovane Kubrick viaggia lungo l’Underground newyorkese, immortalando nei suoi scatti storie di vita quotidiana, immagini dei disadattati, degli sconosciuti, della gente comune. Scatti che poi hanno rivalutato l’essenza non solo della città ma anche del lato nascosto dell’essere umano, troppo impegnato ad apparire dimenticandosi di sé.
In esposizione si possono inoltre ammirare più di 60 scatti inediti, prevenuti qui in Italia dopo aver effettuato la scansione dei negativi ad opera del museo di New York e stampati tra Milano e Firenze, unite alle altre già in mostra alla precedente edizione in Belgio. Un percorso artistico più che tematico offre la possibilità agli spettatori di affrontare un viaggio di quasi mezzo secolo della New York post-bellica, un viaggio che possiamo definire inedito dal momento che lo stesso Kubrick non ha mai stampato alcun negativo; era solito consegnare sempre tutto nelle mani dei curatori grafici della rivista Look che procedevano con la scelta e la stampa delle foto da inserire nel magazine. La curiosità che più risalta all’occhio è che le foto sono state scattate tutte prima che paventasse l’idea di diventare regista, è il bello risiede nel fatto che buona parte dei posti immortalati nelle foto li ritroviamo poi nella visione dei suoi film. Quasi come se la memoria fotografica di Kubrick avesse lavorato per anni ad un progetto che poi lo ha destinato a diventare leggenda.
Appuntamento dunque al PAN | Palazzo delle Arti di Napoli – Via dei Mille, 60 dal 13 Luglio al 9 Settembre 2012.

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