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Published on Settembre 17th, 2013 | by sally

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Oscar 2014, i sette film italiani per la categoria Miglior film straniero

Sono sette i film italiani selezionati e pronti a contendersi la candidatura come miglior film straniero agli Oscar 2014, la scelta è difficile, a voi quale piace di più?

Gli Oscar 2014 sono ancora lontani ma bisogna iniziare a parlarne, perché la concorrenza è spietata e si spera che almeno una di queste pellicole venga selezionata tra i film stranieri e che, se la fortuna lo vorrà, riesca a vincere la tanto ambita statuetta d’oro. Quelle selezionate fino ad ora sono sette e qualcuna potrebbe avere buone possibilità, se non di vittoria, quantomeno di candidarsi tra i film stranieri. Qui di seguito trovate i film selezionati, tra tutti, voi quale scegliereste per gli Oscar 2014?

La grande bellezza

La grande bellezza

La grande bellezza – Paolo Sorrentino

Toni Servillo nei panni di Jep Gambardella, affascinante giornalista e critico teatrale famoso per le sue feste nella Roma cafona e mondana, perennemente insoddisfatto e alla ricerca di una via d’uscita dal blocco dello scrittore che lo affligge ormai fin dalla gioventù. Presentato al Festival di Cannes tra grandi applausi, con quattro Nastri d’argento già portati a casa.

Midway tra la vita e la morte – John Real

Questa candidatura arriva un po’ a sorpresa perché si tratta di una pellicola piuttosto insolita, del giovane Giovanni Marzagalli. La pellicola è infatti un horror indipendente che ha ottenuto sì buone recensioni ma è uscito in pochissime sale: racconta di una giovane coppia che trascorre un fine settimana nei boschi con un gruppo di amici, ma il luogo si rivelerà infestato da presenze maligne.

Miele

Miele

Miele – Valeria Golino

Apprezzato esordio alla regia di Valeria Golino, il film ha come protagonista Jasmine Trinca nei panni di Irene, una trentenne che aiuta i malati terminali attraverso il suicidio assistito in cambio di denaro, ma la sua concezione cambierà dopo l’incontro con l’ingegner Grimaldi. La Golino affronta una tematica particolarmente delicata, un tema che suscita sempre discussioni molto accese per un dibattito che sembra non trovare un accordo a livello sociale.

Razzabastarda – Alessandro Gassman

Roman è un migrante rumeno, arrivato in Italia da trent’anni e che da sempre spaccia cocaina e non è riuscito ad uscire dal giro della piccola delinquenza. Il suo sogno è che Nicu, suo figlio, possa avere un’esistenza migliore, ma quante possibilità può avere di uscire dall’ambiente in cui è cresciuto?

Salvo – Antonio Piazza e Fabio Grassadonia

Salvo è un killer di mafia che in una calda mattina d’estate si introduce nella casa di un rivale per ucciderlo. Lì scopre l’esistenza di Rita, la sorella non vedente dell’uomo che deve uccidere ma Salvo, killer spietato e senza cuore, non riesce ad uccidere Rita e quella mattina succede un miracolo: la donna improvvisamente riesce a vedere l’uomo che ha tolto la vita a suo fratello ma che è riuscito a restituire la vista a lei.

Razzabastarda

Razzabastarda

Viaggio sola – Maria Sole Tognazzi

Superati i quarant’anni, Irene continua ad essere, almeno in apparenza, soddisfatta della sua vita, senza marito nè figli ma con un lavoro che tutti le invidiano. E’ l’ospite a sorpresa, il cliente che giudica gli standard degli alberghi di lusso, ma la libertà di cui è tanto soddisfatta, improvvisamente viene messa in discussione.

Viva la libertà – Roberto Andò

Toni Servillo in due film su sette, e qui nei panni di due personaggi, Enrico Olivieri e Giovanni Ernani. Il primo è un politico di centrosinistra ormai in declino che decide di rifugiarsi a Parigi; il secondo è il sostituto gemello, scrittore e filosofo sopra le righe che ha dovuto subire delle cure psichiatriche ma che sembra l’unica soluzione possibile all’emergenza che ha seminato il panico tra i compagni di partito.

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