Riassunti Genny Honduras

Published on Maggio 14th, 2016 | by Alessandro Testa

“Gomorra 2 – La Serie”, episodio 2: Lacrime e Sangue

La seconda puntata di Gomorra 2 – La Serie è totalmente dedicata a Don Pietro Savastano e suo figlio Genny, e a come si è evoluto il loro rapporto. Il secondo episodio, “Lacrime e Sangue” è diretto da Stefano Sollima. Avviso di +++ SPOILER +++

A circa un anno di distanza dai tragici fatti raccontati nella prima puntata – in cui abbiamo visto un Ciro Di Marzio (Marco D’amore) spietato e disposto a tutto pur di salire al comando – ritroviamo Genny in Honduras, intento a farsi strada nella verdeggiante e fitta vegetazione sudamericana.
Per il ragazzo non è un’esperienza nuova. Già nella prima stagione – per scelta della madre Imma Savastano (Maria Pia Calzone) – Genny era stato in Honduras per trattare il prezzo con i narcotrafficanti del posto al fine di sbaragliare la concorrenza sul mercato italiano.
Nella sua forma impettita, con un fucile in mano e una lunga cicatrice sotto l’occhio come biglietto da visita, Genny “JohnRambo” Savastano giunge all’accampamento dai suoi compagni di lavoro: dei narcotrafficanti dai quali apprende la notizia che sono stati catturati due soldati dell’esercito onduregno. L’occasione si fa propizia per il ragazzo, che decide di vedere uno dei due prigionieri per proporgli una macabra opportunità di salvezza, che consiste nell’uccidere l’altro compagno con un machete.

Yo también pasé por lo mismo, hermano.
Y fue el mejor dìa de toda mi vida!

Non preoccuparti“, dice al prigioniero. “Anch’io ci sono passato ed è stato il giorno più fortunato della mia vita” perchè l’ha cambiato profondamente e fatto diventare il criminale che è oggi.
Il prigioniero lo fa “piezz piezz” mentre Genny riprende la scena col suo cellulare e in cambio ha salva la vita. Ma il tempo in Honduras è finito per Genny che si sente pronto per tornare in Italia. Sente che è arrivato il “suo momento”.

Italia. Dopo una breve parentesi a Roma, dove ha un fugace incontro di sesso con la figlia di un alleato di famiglia, e recupera dei diamanti seppelliti sotto un cavalcavia, parte per la Germania, destinazione Colonia. Ha inizio la parte più lenta della puntata, ma anche la più intimista di tutta Gomorra – La Serie.
Forse in un eccesso di precauzione Genny è costretto ad attendere per tutta la giornata che una macchina lo scorti da suo padre. Ricordiamo, però, che Don Pietro, pur continuando a fare affari è evaso dal carcere ed è adesso latitante.
Dai primi scampoli di conversazione si nota subito che il loro rapporto – alla pari del clima tedesco – è molto rigido e freddo. Padre e figlio portano i diamanti da un ricettatore calabrese e in cambio ottengono diverse armi e munizioni, fra cui un potente bazooka.

Genny e Don Pietro Savastano

Tuttavia gli affari non placano i rancori che Genny e Don Pietro serbano l’un l’altro e in più di un’occasione finiscono per litigare. In uno di questi momenti entrambi si rinfacciano le colpe della situazione in cui sono finiti: Genny accusa il padre di averlo abbandonato e di essere indirettamente responsabile della morte della madre; di contro questi lo ridimensiona pesantemente affermando di aver erroneamente sopravvalutato le sue qualità.

Tu lo sai pecché agg fatt u pazz in galera? Pecchè ‘o sapevo, Gennarì, ca tu nun sì bon…

Ciononostante, Genny prova per il padre un rispetto e un amore silenzioso, fatto di piccoli gesti significativi. Gli prepara la colazione, si preoccupa nel vedere la quantità di farmaci che il padre sta prendendo e lo invita a diffidare del ricettatore calabrese.
Una delle sere successive, quando sono a cena con il calabrese nel suo ristorante, Genny riceve una soffiata dai suoi amici calabresi i quali lo informano che a breve faranno un agguato al locale per “regolare il conto” con il ricettatore. Con calma quasi sovrumana – al limite dell’incoscienza e spavalderia – Genny avvisa anche il padre, così entrambi scampano per un pelo alla carneficina che si consumerà qualche istante dopo.

Inizia la fuga concitata dei due, anche dalla polizia tedesca che nel frattempo è accorsa sul luogo dell’accaduto. Il padre però non è più un guaglioncello sano, non ha il fisico per sostenere una corsa a piedi, così si sente male. Sarà dunque ancora Genny a farsi carico del padre, a sorreggerlo, a portarlo sulle spalle lontano dai guai. Quindi ruba un’auto (uccidendone il proprietario) e trova un rifugio più che improvvisato in cui passare la notte.

I figli sono lacrime e sangue, dice Don Pietro. E quel figlio scapestrato, così sanguigno e incosciente, sembra essere lontano anni luce dal modo di vivere del vecchio boss. La camorra 2.0 di Genny sta prendendo il sopravvento, pensa Don Pietro, che comunque non vuole farsi da parte.

La mattina dopo Don Pietro chiama i suoi uomini e si fa portare via, avendo però il tempo di scambiare due parole con quel suo figlioccio dai modi così bruti e istintivi. Dopotutto lo ha salvato dall’agguato al ristorante, e dai poliziotti. Ma almeno per ora è bene che le strade si dividano.
Arriverà anche il tuo tempo, Genny ‘bbello. Ma adesso torna al tuo posto.

Mo è mej se ognuno pija strada soja. Tornatene addò stiv’ e statte tranquill. Me facc viv io se serve.
Poi verrà pur ‘o tiemp tuje. A vita è longa, Gennarì…

Nelle parole di un padre ferito e sballottato ci sono rancore e molta delusione, ma forse, un po’ più nascoste, trovano posto anche una parziale riconoscenza e il timore di avere un figlio come potenziale rivale.

Genny, deluso di averlo deluso, si chiude in macchina sfogando tutta la sua rabbia sul clacson, mentre la musica dei Mokadelic ci accompagna, al solito ritmo perfetto, verso il finale di un’altra puntata di Gomorra – La Serie.

Le puntate precedenti di Gomorra 2:

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Scrittore per diletto, appassionato di libri, scrittura creativa, film e pallone. Polemico di natura, sognatore, pragmatico, incoerente. Astenersi perditempo.



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