Recensioni il lato positivo silver linings playbook1

Published on Febbraio 15th, 2013 | by alessandro ludovisi

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Il lato positivo: la recensione

Il lato positivo: la recensione alessandro ludovisi
Voto CineZapping

Summary:

3.75

Film Grandioso


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Una delle sorprese alla prossima Notte degli Oscar potrebbe essere “Il lato positivo” (” The Silver Lining Playbook”), del regista David O. Russell (“The Fighter”) che ha diretto una commedia dai risvolti drammatici che ha come protagonisti Bradley Cooper, Jennifer Lawrence e Robert De Niro. La pellicola ha ricevuto otto nomination e già possiamo parlare di incredibile successo, se consideriamo che lo stesso Russell ha ricevuto una candidatura come miglior regista, in una categoria dalla quale sono stati esclusi Ben Affleck (Argo), Paul Thomas Anderson (The Master),  Kathryn Bigelow (Zero Dark Thirty) e Tom Hooper (Les Misérables)

Trama

Pat (Bradley Cooper) esce dopo alcuni mesi da una casa di cura dove è stato ricoverato in seguito a un aggravarsi della sua bipolarità che lo ha portato ad aggredire violentemente la moglie e l’amante di quest’ultima, colti in flagrante sotto la doccia.  Avendo perso il lavoro torna a vivere dai genitori con i quali ha sempre avuto un rapporto conflittuale, in particolare con il padre (interpretato da Robert De Niro) e cerca di rimettersi in sesto per provare a riconquistare la moglie, della quale è ancora follemente innamorato nonostante non possa avvicinarsi a lei, causa una severa ordinanza restrittiva. Durante una cena incontra Tiffany, una giovane vedova che in  seguito al lutto ha avuto problemi di ninfomania e ora cerca di rimettersi in carreggiata.

Il lato positivo

Il lato positivo

Tiffany si offrira di aiutare Pat a riconquistare la moglie e in cambio ottiene la sua partecipazione a una gara annuale di ballo. Tra una prova e l’altra scopriranno di avere molto in comune…

Giudizio

Il lato positivo trae forza da uno script di partenza piuttosto valido ed originale che funziona per 3/4 di film, accusando alcune battute a vuoto solo   nel finale edulcorato in cui ogni tassello si ricompone troppo facilmente. I dialoghi serrati sono trasportati con grande efficacia sul grande schermo dai due interpreti principali, Bradley Cooper e Jennifer Lawrence che grazie alla parlantina vivace riescono a donare ai loro personaggi una effettiva caratterizzazione “schizzata”.

Il filo conduttore del film si snoda in una serie di piccole sottotrame personali, ognuna condita da una particolare “ossessione” o dipendenza, come quella di Pat – ragazzo con gravi disturbi bipolari – per la moglie Nikky, o di Tiffany che ha affrontato il lutto per la scomparsa prematura del marito gettandosi nel letto di qualunque uomo le passasse vicino o, ancora, del padre di Pat incallito e superstizioso scommettitore, capace di puntare ogni suo singolo risparmio su un semplice avvenimento sportivo. Ma è anche la storia di Ronnie, un vecchio amico di Pat, che prova a salvare un rapporto ormai logoro con la moglie Veronica e di Jake, il fratello di Pat, che snocciola felice i suoi successi in perfetta controtendenza con il declino del fratello.

Una storia tutto sommato corale nella quale però spicca il drammatico recupero di Pat e Tiffany, due anime perse senza punti di riferimento che sembrano trovare la forza e un obiettivo (per lui riconquistare la moiglie, per lei vincere una gara di ballo) solamente frequentandosi, pur tra innumerevoli difficoltà.

Nella prima parte il film raggiunge importanti picchi drammatici (compresa una commovente e un po’ involontaria lite domestica) e si regge su un rapporto verboso che non da tregua. Il finale, come già detto, lascia l’amaro in bocca e una sensazione – neanche troppo nascosta – di aver voluto forzatamente trovare un “lato positivo”.

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