Recensioni Devil lo

Published on Novembre 18th, 2010 | by sally

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Devil: la recensione

Devil: la recensione sally
Voto CineZapping

Summary: Guardando film come questo e Paranormal Activity 2 si può decretare la morte del cinema horror.

2.5

Film Mediocre


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Devil lo

Devil

Il mondo dell’horror è in crisi, non c’è che dire. Ormai c’è ben poco che possa realmente stupire, ci ha provato John Erick Dowdle, ma il tentativo è miseramente fallito. Arrivato nelle sale italiane lo scorso fine settimana, “Devil” è un film ideato da M. Night Shyamalan, di recente passato dalle sale con “L’ultimo dominatore dell’aria” ma noto per “Il sesto senso“. Il film, tanto per essere chiari fin dal principio, è lontano anni luce dalla pellicola con Bruce Willis. “Devil” è un thriller paranormale, horror abbozzato, ambientato a Philadelphia, ultimamente sfondo di altre disgrazie cinematografiche. Si tratta del primo film di una trilogia teoricamente horror, The Night Chronicles, per l’appunto ideata da Shyamalan. Dietro la macchina da presa invece il regista di “Quarantine“, che dimostra di avere una certa abilità nel dirigere il film, ma ciò non è sufficiente perché il risultato possa essere soddisfacente.

La trama è piuttosto semplice: la prima scena ha inizio con la voce narrante di Ramirez, interpretato da Jacob Vargas. Immancabile presenza sudamericana trita e ritrita che fa tanto paranormale, ma che non convince più nessuno. Il suicidio di un uomo che si butta giù da un grattacielo e viene ritrovato con un rosario in mano. Come se non bastasse, i titoli di testa sono accompagnati dalle immagini della città capovolta, altro segno diabolico.  Cinque estranei si ritrovano sullo stesso ascensore che, puntuale, si blocca. Si pensa inizialmente ad un problema tecnico, ma la realtà è che il diavolo ha deciso di mietere vittime e potrebbe nascondersi tra loro. Inutile dire che si capisce subito chi possa essere il diavolo, il claustrofobico thriller vede tra i protagonisti anche Chris Messina, nei panni dello scaltro e scettico e frustrato detective Bowden. Come spiega Ramirez all’inizio del film, il diavolo non lascia nulla al caso, ogni cosa accade perché deve accadere. Uno per volta, i personaggi nell’ascensore moriranno, fino all’ultimo dubiteranno l’uno dell’altro, per poi arrivare ad un finale che oltre ad essere scontato, non lascia nulla allo spettatore. La durata nel film, 80 minuti, non può che diventare eccessiva, la trama si trascina tanto perché altrimenti si tratterebbe di un cortometraggio, ma c’è ben poco da dire. Interessante la colonna sonora curata da Fernando Velàsquez, le rare volte in cui si può sentire.

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Devil

Una trama che non ha nulla di innovativo, il solo pensiero che “Devil” sia l’inizio di una trilogia mi fa rabbrividire e forse è proprio questa la vera parte horror di tutto il film. Aggiungiamoci il fatto che gli attori non sono nemmeno troppo convincenti, soprattutto la signora Sarah, interpretata da Bojana Novakovich, seguita a ruota dai colleghi Bokeem Woodbine nei panni di Ben, addetto alla sicurezza, Jenny O’Hara, vecchia donna cleptomane, Geoffrey Arend nei panni di Vince, antipatico venditore di materassi e truffatore, forse il personaggio più apprezzabile, infatti viene fatto fuori immediatamente. Troviamo anche Tony, interpretato da Logan Marshall-Green, semi-convincente e, senza svelare altro, causa di tutto questo inutile ambaradan. Il film non raggiunge la sufficienza, si prende un 5 soltanto perché riesce ad essere lievemente superiore all’orrido “Paranormal Activity 2” e qui si cerca di essere corretti.

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